Nella serata di venerdì 21 novembre Freddy e Gabo Lumen hanno realizzato un intervento autorizzato sulle facciate dei palazzi circostanti la Piazza dei Martiri di Bologna. L’azione è stata effettuata all’interno della rassegna
di arti metropolitane “Let me write!” promossa e organizzata dalla Galleria SPAZIO GIANNI TESTONI LA 2000+45.
sabato 22 novembre 2008
martedì 28 ottobre 2008
Progetto “Casa Lumen” la genesi!
Hansy ha ideato una soluzione per la crisi degli alloggi che affligge le sue creature!
Nei prossimi mesi l’evoluzione del progetto superfici diventa Casa Lumen!
Ogni palazzo è come una scatola chiusa di emozioni, Hansy usa il proiettore come vetriolo,per scrostare la parte di muro che rende invisibile la vita che pulsa dietro ogni facciata.
Tapparelle e persiane non proteggono più!
La superficie diventa dinamica. 5 locations “misteriose” di qui a gennaio verranno temporaneamente abitate dalla “Casa Lumen “.
Le facciate di palazzi di Milano, Roma, Londra e New York verranno trasferiti sui palazzi scrostati della periferia.
Il cittadino che tira dritto davanti alla facciata della Empire State Building proiettato sul palazzo dove abita è indifferente a tutto… è perduto... chi si ferma, anche solo per un secondo, è vivo!
Nei prossimi mesi l’evoluzione del progetto superfici diventa Casa Lumen!
Ogni palazzo è come una scatola chiusa di emozioni, Hansy usa il proiettore come vetriolo,per scrostare la parte di muro che rende invisibile la vita che pulsa dietro ogni facciata.
Tapparelle e persiane non proteggono più!
La superficie diventa dinamica. 5 locations “misteriose” di qui a gennaio verranno temporaneamente abitate dalla “Casa Lumen “.
Le facciate di palazzi di Milano, Roma, Londra e New York verranno trasferiti sui palazzi scrostati della periferia.
Il cittadino che tira dritto davanti alla facciata della Empire State Building proiettato sul palazzo dove abita è indifferente a tutto… è perduto... chi si ferma, anche solo per un secondo, è vivo!
giovedì 23 ottobre 2008
Azione Idropoetica in Via Capo di Lucca 12
E’ con grande gioia e soddisfazione che le Ronde Hansy Lumen presentano l’azione in cui Freddy Lumen predispone le acque al transito delle idroliriche di Ivan il poeta, raccolte in forma barchetta e affidate alla corrente la poesie attraversano il fiume per raggiungere misteriosi lidi.
Lo scopo dell’eroico poeta di strada, in questa azione, è portare la poesia dove non arriva facendosi aiutare dalle forze naturali.
Lo scopo di Freddy Lumen è affidarsi alle forze artificiali cercando un connubio tra il fiume, l'azione poetica di Ivan e la proiezione idropoetica di Hansy. Parole in libertà di navigazione vengono proiettate sul pelo dell’acqua, barchette digitali accompagnano il transito di quelle atomiche di Ivan.
L’azione è stata ospitata dai ragazzi visionari di Capo di Lucca 12, è avvenuta all’interno della rassegna sull’arte metropolitana "Let me write" curata dalla galleria Spazio Gianni Testoni nella persona di Mattia Martini. Hansy ringrazia e bravi tutti! Continuiamo così.
Ci scusiamo per la sgranatura ma l'unico "guadagno" che abbiamo alzato nella serata è stato quello della telecamera, era buissimo!
Lo scopo dell’eroico poeta di strada, in questa azione, è portare la poesia dove non arriva facendosi aiutare dalle forze naturali.
Lo scopo di Freddy Lumen è affidarsi alle forze artificiali cercando un connubio tra il fiume, l'azione poetica di Ivan e la proiezione idropoetica di Hansy. Parole in libertà di navigazione vengono proiettate sul pelo dell’acqua, barchette digitali accompagnano il transito di quelle atomiche di Ivan.
L’azione è stata ospitata dai ragazzi visionari di Capo di Lucca 12, è avvenuta all’interno della rassegna sull’arte metropolitana "Let me write" curata dalla galleria Spazio Gianni Testoni nella persona di Mattia Martini. Hansy ringrazia e bravi tutti! Continuiamo così.
Ci scusiamo per la sgranatura ma l'unico "guadagno" che abbiamo alzato nella serata è stato quello della telecamera, era buissimo!
martedì 21 ottobre 2008
Azione per tapparelle abbassate Parte 1
Avete già visto una parte di elaborazione nella video poesia di Hansy del 14 del 10, nel work in progress di seguito le ronde presentano un intervento realizzato in Bolognina.
In queste azioni Hansy usa il proiettore per scrostare il primo strato di superficie del muro ed esibire ai cittadini stupiti i riflessi di ciò che può avvenire sotto, in questo studio i giovani lumenisti acquisiscono i registri delle quattro finestre ed elaborano nella prima parte del progetto un animazione realizzata con le ombre lumen.
Nella seconda parte del filmato il registro viene applicato alla finestra superiore sinistra per proiettare una serie di bonazze e bonazzi 3d in atteggiamento discinto.
Lo squatting lumen è avvenuto ai danni di due coppie di pensionati inconsapevoli, l’azione è finita quando da una delle finestre sottoposte all’azione si è chiaramente udito:
“ Soccia Ines, ma cos’è… è scoppiato un temporale? ”
I lumenisti prontamente hanno spento e occultato l'attrezzatura, il cittadino anziano ha alzato la serranda e fissato perlplesso il cielo terso con un luna cosi'…
Onore a te anziano cittadino che guarda la luna!
NEWZ
Mercoledi'22 ottobre a partire dalle 19 Freddy Lumen sarà in via Capo di Lucca 12 - Bologna. Preparerà, attraverso le proiezioni, le acque al transito poetico delle barchette che Ivan il poeta libererà nel fiume!
In queste azioni Hansy usa il proiettore per scrostare il primo strato di superficie del muro ed esibire ai cittadini stupiti i riflessi di ciò che può avvenire sotto, in questo studio i giovani lumenisti acquisiscono i registri delle quattro finestre ed elaborano nella prima parte del progetto un animazione realizzata con le ombre lumen.
Nella seconda parte del filmato il registro viene applicato alla finestra superiore sinistra per proiettare una serie di bonazze e bonazzi 3d in atteggiamento discinto.
Lo squatting lumen è avvenuto ai danni di due coppie di pensionati inconsapevoli, l’azione è finita quando da una delle finestre sottoposte all’azione si è chiaramente udito:
“ Soccia Ines, ma cos’è… è scoppiato un temporale? ”
I lumenisti prontamente hanno spento e occultato l'attrezzatura, il cittadino anziano ha alzato la serranda e fissato perlplesso il cielo terso con un luna cosi'…
Onore a te anziano cittadino che guarda la luna!
NEWZ
Mercoledi'22 ottobre a partire dalle 19 Freddy Lumen sarà in via Capo di Lucca 12 - Bologna. Preparerà, attraverso le proiezioni, le acque al transito poetico delle barchette che Ivan il poeta libererà nel fiume!
martedì 14 ottobre 2008
giovedì 9 ottobre 2008
Sergiogaetano se ne va!
Comunicato
Le ronde giosamente apprendono che il nemico del popolo Sergiogaetano rinuncia alla corsa per essere riconfermato all’amministrazione della città e dichiara: “ Da Roma sono giunte indicazioni chiarissime, non ce la potevo fare contro le Ronde, il cartonato è stato il colpo fatale! Hansy Lumen è una variabile impazzita che non auguro mai a nessun politico… “
Le ronde esultano !
ma stanno all’erta, studiano, capiscono fiutano l'aria...
La nostra gioiosa macchina da guerra si riconfigura!
A presto.
Hansy Lumen
mercoledì 24 settembre 2008
DiTraverso ottiene una sinusoidale stabile!!
22 settembre 2008 piazza maggiore, ore 20 15 Se nell’ombra è andato in scena il debutto di un sistema di alimentazione spettacolare, interattivo ed ecocompatibile non potevano mancare le ombre lumen! 3 proiettori da 2000 ANSI alimentati da tre bicilette hanno proiettato per circa un’ora immagini eco-compatibili. DiTraverso ingegnartista psicopatico ha realizzato e ideato il progetto.
alle ombre lumen il privilegio di essere le "prime" ad essere alimentate dall'energia Ditraverso. Purtoppo però Hansy deve dire che sono state più enfatizzate altre iniziative correlate tipo la riparazione delle bici e/o il sindaco che gonfiava le gomme sull'evento "storico" in questione, dobbiamo ribadire, poca o nessuna informazione.
Ci pensa Hansy offrendovi questo breve filmato esplicativo, non ci voleva tanto! Onore a te pioniere DiTraverso tu possa alimentare mille e poi mille batterie di proiettori !!
alle ombre lumen il privilegio di essere le "prime" ad essere alimentate dall'energia Ditraverso. Purtoppo però Hansy deve dire che sono state più enfatizzate altre iniziative correlate tipo la riparazione delle bici e/o il sindaco che gonfiava le gomme sull'evento "storico" in questione, dobbiamo ribadire, poca o nessuna informazione.
Ci pensa Hansy offrendovi questo breve filmato esplicativo, non ci voleva tanto! Onore a te pioniere DiTraverso tu possa alimentare mille e poi mille batterie di proiettori !!
sabato 13 settembre 2008
Cartonama Tour Libreria Irnerio
Si è aperto il "booking" per il cartonama presenzialista, ad aggiudicarsi per primo il sindaco bidimensionale è la Libreria Irnerio in Via Irnerio 27 dove Sergiogaetano sarà "residence" per una settimana. Chi lo dice che il sindaco legge solo Tex Willer?
Recati alla libreria scatta la tua foto con Sergio Gaetano e inviala a hansylumen@gmail.com
lo scatto più bello sarà premiato con una cena insieme con il cartonato.
venerdì 12 settembre 2008
CAMPAGNA CELEBRITY featuring Roberto Panzacchi
E' il consigliere dei verdi e presidente della Commissione Cultura del Comune Roberto Panzacchi il testimonial di oggi. Panzacchi dopo una riunione informale di tre ore con il cartonato del sindaco sulle questioni ambientali dichiara: " Non ci posso credere per la prima volta mi ha ascoltato... oggi porto a casa il piu' grande successo politico da quando mi sono insediato. Grazie Hansy!"
La campagna celebrity continua presto nuovi sconcertanti testimonials!
mercoledì 10 settembre 2008
"Non metteteci alle strette sono solo proiezionette..."
L'inzio
Ordiniamo i fatti, l'associazione erras ( erras umanum est...) distribuisce un comunicato stampa dove la figura del marchettaro di regime Federico Ajello viene enfatizzata allo scopo di sucitare clamore mediatico, il suo nome inserito come primo senza criterio alfabetico introduce un criterio di importanza oscurante artisti, ugualmente legati alla città, ma di ben maggiore spessore come: Saul Saguatti , Audrey Coianiz , Alterazioni Video, Valeria Borelli ed altri "autentici" pionieri della videoarte, riconusciuti, a differenza di tutti gli altri ( incluso il marchettaro Federico Ajello), a livello internazionale. Pubblichiamo le parti di comunicato dimostranti l'enfasi:
Lo sviluppo:
Pubblichiamo l'articolo realizzato dal Bologna sulle sole basi del materiale fornito dall'associazione, il marchettaro Federico Ajello non è mai stato intervistato da il Bologna. La giornalista non era presente in conferenza stampa per cui ci pare un buon modello di come sarebbe uscita la stampa se non avessimo effettuato l'azione di propaganda:
Lunedì 8 settembre
Il collettivo in maggioranza decide un azione di propaganda attraverso un volantino annunciante l'azione "off" presso il muro esterno con la relativa presentazione del cartonato di Sergio Gaetano per l'autunno 2008, senza indicare alcuna finalità polemica con il festival, l'azione viene censurata diventando così notizia. La notizie sono 2, un film contro Cofferati all'interno di una rassegna sponsorizzata dal comune:
SuperNandoPellerano bellissimo pezzo!
La seconda notizia è il sequestro dei Volantini distribuiti dalla guerrigliera
Federica Lumen Repubblica pubblica due articoli uno in cronaca
sull'azione:
e uno sugli spettacoli, realizzato sempre in base alle informazioni fornite dall'associazione, il fotogramma del video è davvero bello e l'articolo è nello stile puntuale rigoroso esplicativo di Paola Naldi! Presente sin dalla prima azione!!
Il Domani confermando la sua vocazione di unico giornale indipendente della città è quello che dà più spazio allo spessore politico dell'azione, ancora grande Sabrina!
Il Resto del Carlino fan della prima ora di Hansy scrive un articolo in cronaca
A seguito del clamore mediatico e del successo, veramente inaspettato, della campagna agitazione una formazione spontanea (peraltro sparuta e invidiosetta) di visualwannabees minaccia il ritiro delle lore "opere" dalla rassegna così, si vocifera, viene ritirata l'opera "Una Città fatta di parole" del marchettaro di regime Federico Ajello peraltro strombazzata a gran fiato dagli stessi passatisti dell'associazione Erras. Naturalmente il gruppo maggioratario di artisti "seri" presenti certi del loro strumento se ne fottono di ste minchiate. Hansy ricorda a ciascuno di questi la disponibilità a fornire media e network sulla base di progetti "seri" partecipativi e rappresentativi di una scena e non dei finti fenomeni mediatici. L'unica cosa "vera" oltre a tanti bei lavori che potete trovare all'interno della rassegna e la genialità di Mirko Donati, ma state attenti c'è anche qualcosa di finto, prendetelo come il gioco delle differenze della settimana enigmistica.
Nel corso della serata un lumenista della prima ora ha espresso dissenso sulle strategie di Hansy rispetto alla direzione della campagna autunno , ritirando il proiettore/baionetta dall'azione, giudicando la campagna informazione un "fallimento totale".
L'azione in sè noiosa e poco gratificante ha visto comunque l'integrazione di nuovi elementi: Nazar, Marco, Nicola e un altro gruppetto di ragazzi ucraini che ci hanno aiutato a portare le robe a casa.
Grazie a tutti
Hansy Lumen
Ordiniamo i fatti, l'associazione erras ( erras umanum est...) distribuisce un comunicato stampa dove la figura del marchettaro di regime Federico Ajello viene enfatizzata allo scopo di sucitare clamore mediatico, il suo nome inserito come primo senza criterio alfabetico introduce un criterio di importanza oscurante artisti, ugualmente legati alla città, ma di ben maggiore spessore come: Saul Saguatti , Audrey Coianiz , Alterazioni Video, Valeria Borelli ed altri "autentici" pionieri della videoarte, riconusciuti, a differenza di tutti gli altri ( incluso il marchettaro Federico Ajello), a livello internazionale. Pubblichiamo le parti di comunicato dimostranti l'enfasi:
Lo sviluppo:
Pubblichiamo l'articolo realizzato dal Bologna sulle sole basi del materiale fornito dall'associazione, il marchettaro Federico Ajello non è mai stato intervistato da il Bologna. La giornalista non era presente in conferenza stampa per cui ci pare un buon modello di come sarebbe uscita la stampa se non avessimo effettuato l'azione di propaganda:
Lunedì 8 settembre
Il collettivo in maggioranza decide un azione di propaganda attraverso un volantino annunciante l'azione "off" presso il muro esterno con la relativa presentazione del cartonato di Sergio Gaetano per l'autunno 2008, senza indicare alcuna finalità polemica con il festival, l'azione viene censurata diventando così notizia. La notizie sono 2, un film contro Cofferati all'interno di una rassegna sponsorizzata dal comune:
SuperNandoPellerano bellissimo pezzo!
La seconda notizia è il sequestro dei Volantini distribuiti dalla guerrigliera
Federica Lumen Repubblica pubblica due articoli uno in cronaca
sull'azione:
e uno sugli spettacoli, realizzato sempre in base alle informazioni fornite dall'associazione, il fotogramma del video è davvero bello e l'articolo è nello stile puntuale rigoroso esplicativo di Paola Naldi! Presente sin dalla prima azione!!
Il Domani confermando la sua vocazione di unico giornale indipendente della città è quello che dà più spazio allo spessore politico dell'azione, ancora grande Sabrina!
Il Resto del Carlino fan della prima ora di Hansy scrive un articolo in cronaca
A seguito del clamore mediatico e del successo, veramente inaspettato, della campagna agitazione una formazione spontanea (peraltro sparuta e invidiosetta) di visualwannabees minaccia il ritiro delle lore "opere" dalla rassegna così, si vocifera, viene ritirata l'opera "Una Città fatta di parole" del marchettaro di regime Federico Ajello peraltro strombazzata a gran fiato dagli stessi passatisti dell'associazione Erras. Naturalmente il gruppo maggioratario di artisti "seri" presenti certi del loro strumento se ne fottono di ste minchiate. Hansy ricorda a ciascuno di questi la disponibilità a fornire media e network sulla base di progetti "seri" partecipativi e rappresentativi di una scena e non dei finti fenomeni mediatici. L'unica cosa "vera" oltre a tanti bei lavori che potete trovare all'interno della rassegna e la genialità di Mirko Donati, ma state attenti c'è anche qualcosa di finto, prendetelo come il gioco delle differenze della settimana enigmistica.
Nel corso della serata un lumenista della prima ora ha espresso dissenso sulle strategie di Hansy rispetto alla direzione della campagna autunno , ritirando il proiettore/baionetta dall'azione, giudicando la campagna informazione un "fallimento totale".
L'azione in sè noiosa e poco gratificante ha visto comunque l'integrazione di nuovi elementi: Nazar, Marco, Nicola e un altro gruppetto di ragazzi ucraini che ci hanno aiutato a portare le robe a casa.
Grazie a tutti
Hansy Lumen
martedì 9 settembre 2008
Campagna Cartonama Celebrity
lunedì 8 settembre 2008
Obiettivo Centrato!
Nella giornata di lunedì 8 settembre ’08 l’eroica guerrigliera e cittadina Federica Lumen sprezzante del pericolo ed in barba alle maglie del controllo si è infiltrata nella conferenza stampa della rassegna di artivisive “In.sight.out” degli amici dell'associazione errars. Lo scopo apparente era quello di eseguire un azione di propaganda attraverso un ciclostile elencante le varie campagne di agitazione dell’estate e annunciante la prossima azione.
Naturalmente l’azione in sé era un cavallo di troia, come sempre le azioni di Hansy sono volte a rivelare il fascismo della cricca di affaristi che tiene in ostaggio la città. OBIETTIVO CENTRATO HANSY! Una solerte impiegata comunale si è subito preoccupata di occultare il materiale di propaganda sovversiva, censurando l’informazione distribuita liberamente e gioiosamente ai cittadini giornalisti.
Intanto contiamo i giorni che ci separano dall'arresto per proiezioni pubbliche non autorizzate...
Onora a te Federica Lumen! Sono modelli di mattone come il tuo che fanno presagire la possibilità di edificare un nuovo modello di mondo!!
i giornalisti cittadini hanno preso appunti...
sabato 6 settembre 2008
comunicato
“ All’inizio facevamo delle storie perché lo cose non ci andavano bene, poi a causa dell’indifferenza abbiamo cominciato a farci le storie, oggi nella stessa indifferenza di ieri siamo pronti per fare la storia. “
( Johann “Hansy” Lumen – Berlino 1943- Prima di essere fucilato )
( Johann “Hansy” Lumen – Berlino 1943- Prima di essere fucilato )
martedì 19 agosto 2008
GIVE US A BREAK!!!
Siamo impegnati in una campagna di autofinanziamento
silenziosa!
I lumenisti non si vedono ma ci sono. Rinchiusi in studi
le cui pareti grondano sudore sono occupati a fare marchette
commerciali. Hansy ritornera' il 25 agosto all'arena Orfeonica
in via Broccaindosso 50 intorno alle 20 e 30, e il 9 settembre
Hansy sarà presente dopo le 21 per un azione di action walling presso
IN.sight.OUT ai Giardini del Guasto. Presto sconcertanti novità!!!!
martedì 22 luglio 2008
LA POVERA BOLOGNA di Johann "Hansy" Lumen
Pubblichiamo con grande orgoglio il racconto di Toffa Lumen, già apprezzata per l'ideazione della campagna virale Birra Cofferati, la creativa "plagiarista" in questo sublime racconto, "crackato" a Nikolay Karamzin, eleva la prosa di Hansy a vette mai raggiunte.Il tema scabroso del triangolo: amore, politica, potere viene qui affrontato con inaudita lucidità e da prospettive indedite:
LA POVERA BOLOGNA di Johann Hansy Lumen
Forse nessuno, tra coloro che abitano a Bologna, conosce così bene come me questa città e i suoi dintorni, perché nessuno più spesso di me vaga a piedi, senza un piano, senza una meta.
Nessuno conosce come me questo margine della pianura Padana, e i colli e i monti che digradano verso il gran seno dell'Adriatico. Ogni estate trovo nuovi luoghi piacevoli o, in quelli vecchi, nuove bellezze.
Ma più di tutto mi piace quel luogo dove, sopra i campanili e le cupole, spicca l'elegante sagoma della torre degli Asinelli.
Bologna è una città che, collocata ai margini di una vasta pianura, è sempre stata paragonata nella sua bella forma ad una nave. L'immagine di questa città è sempre piaciuta a tutti i viaggiatori, stupiti per la sua architettura: un quadro superbo, specialmente quando è illuminato dal sole, quando i raggi del tramonto ardono sulle cupole e su quelle rosse mura!
Le sue strade, agevoli a percorrersi, vanno spontaneamente verso la grande piazza Maggiore, un tempo luogo del potere civile e di quello religioso.
Le strade di Bologna, affiancate allora come oggi da continui e comodi portici, su cui si elevano conventi, chiese e palazzi. Là, giovani, seduti all'ombra dei colonnati, cantano semplici meste canzoni, e ingannano in tal modo i giorni estivi, tanto monotoni per loro.
Poco distante, a piazza Maggiore, brilla S. Petronio con la sua imponente facciata e, lì, a due passi il grandioso Palazzo Comunale, ahimè ancora per poco!
Vengo spesso in questo luogo ed è qui che quasi sempre accolgo la primavera, vi torno anche nei cupi giorni dell'autunno per rattristarmi insieme con la natura. A seconda dell'anno le nebbie o l'afa impregnano la piazza e i suoi palazzi. Là, seduto sul sagrato di S.Petronio, porgo l'orecchio al sordo gemito dei tempi ingoiati dall'abisso del passato, un gemito che fa sussultare e fremere il mio cuore. Talvolta entro nel Palazzo Comunale, in quello del Podestà, mi sposto verso il Palazzo di re Enzo e sento un brivido che fa sussultare e fremere il mio cuore; immagino coloro che vi abitavano e penso chi vi abita ora: quali tristi scene si aprono oggi ai miei occhi! Un vegliardo canuto che esce dal suo ufficio e in cuor suo prega di venir liberato quanto prima dai ceppi che lo legano a questa giunta comunale: giacchè tutti i piaceri sono per lui scomparsi, tutti i sentimenti sono morti. Là un impiegato più giovane, dal pallido viso e dallo sguardo mesto, guarda attraverso la sua
finestra, vede gli allegri piccioni che nuotano liberamente nel mare d'aria, li vede e versa dagli occhi lagrime amare. Egli langue tra le carte, avvizzisce, si rattrappisce, e un triste rintocco di campana mi annuncia la sua morte prematura. Talvolta osservo sulla loggia del Palazzo del Podestà i rilievi che circondano le finestre e vedo le ombre dei suoi antichi abitanti. Tutto ciò mi rinnova nella memoria la storia della nostra città, la nostra grande storia, Bologna la più bella fra le grandi città continentali italiane, gli artigiani e i commercianti che stupirono il giovanissimo Mozart e l'incostante amante di città, Stendhal: i tessuti, l'intaglio e l'ebanisteria, le mortadelle, i fiori, i profumi e i suoi famosissimi cagnolini.
Ma più spesso di tutto il sagrato di S. Petronio mi attira il pensiero della lagrimevole sorte toccata a questa città. Ah, povera Bologna! Ah, io amo i temi che mi toccano il cuore e mi obbligano a versare lagrime di tenera afflizione!
Il grandioso Palazzo Comunale, costituito da due distinti corpi di fabbrica, si erge maestoso in mezzo alla piazza; un tempo vi abitarono dei sindaci gentili con le loro dolci giunte comunali.
Molti di questi sindaci erano stati apprezzati, perché amavano il lavoro e avevano sempre condotto una vita sobria. Ma ben presto, la città iniziò il suo lento declino. La pigra mano delle nuove giunte coltivava male le potenzialità della città, e le messi, che un tempo biondeggiavano al sole, smisero di dare i loro frutti. La città, un tempo potenza artigiana e commerciale, poi sedotta dal capitalismo agrario, famosa per la sua sapienza gastronomica e per il suo strato di cultura e arte, di giorno in giorno si indeboliva sempra più. Bologna tentò di reagire, senza risparmiarsi si affaccendava giorno e notte: tesseva il suo futuro.
"Dio mi ha dato le mani per lavorare" diceva Bologna. "Devo smettere di crucciarmi, devo risollevarmi".
Ma spesso la tenera Bologna non poteva trattenere le lagrime. Ah! Ella ricordava di aver avuto un passato e di non averlo più; cercava di nascondere il dolore del suo cuore e di sembrare serena e allegra.
"Un giorno tornerò ad essere lieta quando rivedrò il mio passato. Che ne sarà di me? Chi verrà ora ad insediarsi nel Palazzo Comunale? Forse si troverà ben presto una brava persona!"
Passò il tempo e presto Bologna si imbattè in un giovane, non giovanissimo, ma ben vestito, di aspetto piacevole. Bologna gli mostrò le sue ricchezze ed arrossì.
Il giovane, non giovanissimo, guardò la città, ammirò la splendida Bologna, la strinse a sé e le promise di dedicarsi solo a lei. Bologna si consegnò fiduciosa al suo giovane, non giovanissimo, sindaco e gli indicò il Palazzo Comunale.
Egli, Sergej Gaetan il suo nome, si insediò e dalla finestra del suo nuovo ufficio guardava i passanti e ansimava leggermente.
Bologna fremeva pensando al suo nuovo sindaco e diceva: "Ha un viso così buono, una voce così.".
Bologna, quella prima sera, sentì le lagrime spuntarle agli occhi. Il giorno dopo, Bologna colse un mazzo di mughetti e si recò al Palazzo Comunale; i suoi occhi cercavano segretamente qualcosa, voleva rivedere il suo bel Sergej, ma egli non si fece trovare. Giunse la sera e Bologna gettò i fiori nel primo cassonetto. "Se lui non c'è, nessuno vi possieda!" disse Bologna con un sentimento di tristezza nel cuore.
Il giorno seguente, verso sera, la città tesseva come sempre il suo futuro e con voce sommessa cantava canzoni lamentose, ma improvvisamente balzò in piedi ed esclamò: "Ah!." Il sindaco Sergej stava attraversando Piazza Maggiore.
Bologna tremava e pensava: "Eccolo è lui, che portamento e che bell'abito indossa!"
Sergej salutò una buona vecchietta che passava per la piazza e Bologna, premurosa cominciò ad offrirgli le sue bellezze. Dopo di ciò egli ringraziò Bologna, e la ringraziò non tanto con le parole quanto con le sue nuove decisioni.
Bologna, la timida Bologna lanciava ogni tanto qualche occhiata al suo Sergej, ma non è così rapido il lampo che brilla nel cielo e sparisce in una nube, quanto erano veloci i suoi occhi a rivolgersi verso il suolo, incontrandosi con lo sguardo di lui.
"Io vorrei" egli disse alla giunta comunale, "che Bologna ascoltasse solo me e nessun'altro tranne me. In questo modo ella non avrà più motivo di preoccuparsi". Negli occhi della giunta brillò una gioia che tutti si sforzavano invano di nascondere; le guance di tutti ardevano come il tramonto in una limpida sera d'estate. Bologna, frattanto, si guardava attorno ed era finalmente lieta.
Bologna ripeteva il nome del suo Sergej per imprimerselo bene nella mente.
Sergej al mattino la salutava ed entrava nel suo Palazzo Comunale.
Ora il lettore deve sapere che il nostro non giovanissimo Sergej Gaetan, era stato un giovane di bell'ingegno e di buon cuore, buono per natura, ma debole e incostante. Egli pensava solo al proprio piacere, lo cercava prendendo spesso delle decisioni discutibili, ma sovente non lo trovava; si annoiava e si lamentava della sua sorte. La bellezza di Bologna aveva colpito il suo cuore sin dal loro primo incontro. Egli leggeva romanzi; aveva un'immaginazione abbastanza vivace e si trasportava spesso idealmente a quei tempi nei quali, se si deve credere ai verseggiatori, tutti gli uomini passeggiavano spensierati per le strade di Bologna e si riposavano sotto i porticati e trascorrevano giorni in ozio là vicino alle due torri che si ergono eleganti verso il cielo. Gli sembrava di avere trovato in Bologna ciò che il suo cuore da tanto tempo cercava.
"La natura mi invita tra le sue braccia, alle sue pure gioie" egli pensava, e si decise a conoscerla bene per farla sua.
Torniamo a Bologna. Scesa nuovamente la notte, la città si preparò per un nuovo sonno tranquillo; ma questa volta non fu così. Bologna dormì malissimo. Il nuovo ospite del Palazzo Comunale le appariva continuamente nel sonno e la destava. Ancora prima dell'alba Bologna era perfettamente sveglia, qualcosa le inquietava l'anima. Pensosa rivolse lo sguardo verso le finestre del Palazzo Comunale. Questa volta Bologna era sovrappensiero. Ah, Bologna, Bologna! Cosa ti è successo? Fino a ora la tua anima pura si specchiava nelle tue vie, nei tuoi porticati, nelle antiche dimore e nelle bottegucce di un tempo, allo stesso modo in cui il sole si specchia nelle gocce della rugiada celeste; ora invece sei pensierosa.
Bologna pensò: "E se colui che occupa adesso i miei pensieri non fosse ciò che sembra?"
Frattanto Sergej nel suo bell'ufficio posto nella parte migliore del Palazzo Comunale guardava la mappa della sua città e pensava: "Cara Bologna! Cara Bologna! Io ti amo!" e queste parole risuonarono nel profondo della sua anima come una meravigliosa musica celeste.
Bologna credette alle parole del suo Sergej. "Mi amerai per sempre, vero?"
"Sempre, Bologna carissima, sempre!" rispose egli.
Bologna gli credette, Sergej Gaetan mai avrebbe potuto ingannarla.
E, forse, chissà, allora il cuore di Sergej era veramente puro. Ogni mattina egli si recava presso il suo ufficio e con la mano sfiorava la mappa della sua Bologna, giocherellava con i suoi vecchi quartieri, fissava i suoi edifici pericolanti e i campi rom. Vivremo con Bologna come fratello e sorella (pensava egli). Non abuserò del suo amore e sarò sempre felice!
Non più giovanissimo, ma pur sempre sconsiderato! Conosci forse il tuo cuore? Puoi rispondere dei tuoi impulsi?
Ogni mattina, recandosi verso il suo Palazzo Comunale Sergej ascoltava le voci della sua Bologna con non simulato piacere. In tal modo trascorsero alcune settimane.
Un mattino, giunto al suo posto di lavoro, Sergej prese a baciare la sua scrivania, egli non sapeva più accontentarsi di un amore puro, voleva di più. Fu inevitabile che il pudore soccombesse!
Sergej sentiva un insolito tumulto nel sangue - Bologna non gli era mai sembrata così incantevole - le sue piazze, le facciate dei suoi palazzi non lo avevano mai commosso così fortemente come quel mattino. Ah, Bologna, Bologna! Dov'è il tuo angelo custode? Dov'è la tua innocenza?
Quando, quel mattino, Sergej disse: "La gestione dell'ordine pubblico deve cambiare!" - Bologna tremò. "Ah, ho paura" diceva Bologna, "ho paura di ciò che sta accadendo!"
Sergej disse: "Ora basta! Quegli edifici devono essere sgomberati subito!"
Le lagrime incominciarono a sgorgare dagli occhi di Bologna. "Ah, Sergej, assicurami che saremo felici come prima!"
"Lo saremo, Bologna, lo saremo!" rispose egli.
Ma Sergej non poteva ormai più accontentarsi degli ingenui sguardi pieni d'amore della sua città, egli desiderava sempre di più, ora il potere era nelle sue mani, non voleva perderlo, Bologna era sua!
Ella si accorse che il suo Sergej era cambiato e spesso gli diceva: "Prima eri più allegro, prima eravamo tranquilli e felici, e non temevo tanto come ora!"
A volte la sera, egli accomiatandosi dalla sua giunta diceva: "Domani non possiamo vederci; non potrò venire all'inaugurazione, né alla partita". La giunta sospirava, Bologna sospirava.
Sergej cambiava di giorno in giorno, il potere lo stava straziando, l'amore non gli bastava più. Così decise di chiudere i campi nomadi, s'inferocì con i lavavetri e alla fine il demone del potere si scagliò contro le mura della sua stessa Bologna. "La voglio pulita!" tuonò un mattino, "via tutti i graffiti non autorizzati, oggi tutta Bologna si dedicherà alla ripulitura straordinaria dei muri. Non un solo segnetto, neanche di gessetto, dovrà rimanere. Bologna è mia, mia, mia!"
La follia si era ormai insinuata nella sua mente. Il potere aveva dilaniato i suoi fragili nervi.
Bologna, disperata, piangeva. Ah, uomo crudele e senza cuore!
Bologna, ancora sperava, sperava che un giorno tutto sarebbe tornato come prima, che il suo Sergej l'avrebbe nuovamente guardata con gli occhi puri di un tempo. Ma, prima che Bologna potesse riaversi dalla sua ultima decisione, Sergej sottoscrisse il "patto sulla legalità" con Alleanza Nazionale e colpì le due Torri.
Il cuore di Bologna s'infiammò, ella era pronta a maledirlo. E così Sergej aveva ingannato Bologna che, da un giorno all'altro, si ritrovò in condizioni tali che nessuna penna potrebbe descrivere.
Una fitta nebbia scese sulla città, nonostante fosse primavera, i suoi pensieri, i suoi sentimenti trafitti da colui che più avrebbe dovuto amarla. La sventurata aprì gli occhi, ora era tutto chiaro. Egli l'aveva tradita. Ella si era fidata e tutto il suo amore gli aveva donato, ma Sergej Gaetan aveva preferito il potere, i soldi, la stella da sceriffo, piuttosto dell'amore puro della generosa Bologna.
Ma tu, Sergej Gaetan, potrai ancora essere felice, dopo tutto questo?
LA POVERA BOLOGNA di Johann Hansy Lumen
Forse nessuno, tra coloro che abitano a Bologna, conosce così bene come me questa città e i suoi dintorni, perché nessuno più spesso di me vaga a piedi, senza un piano, senza una meta.
Nessuno conosce come me questo margine della pianura Padana, e i colli e i monti che digradano verso il gran seno dell'Adriatico. Ogni estate trovo nuovi luoghi piacevoli o, in quelli vecchi, nuove bellezze.
Ma più di tutto mi piace quel luogo dove, sopra i campanili e le cupole, spicca l'elegante sagoma della torre degli Asinelli.
Bologna è una città che, collocata ai margini di una vasta pianura, è sempre stata paragonata nella sua bella forma ad una nave. L'immagine di questa città è sempre piaciuta a tutti i viaggiatori, stupiti per la sua architettura: un quadro superbo, specialmente quando è illuminato dal sole, quando i raggi del tramonto ardono sulle cupole e su quelle rosse mura!
Le sue strade, agevoli a percorrersi, vanno spontaneamente verso la grande piazza Maggiore, un tempo luogo del potere civile e di quello religioso.
Le strade di Bologna, affiancate allora come oggi da continui e comodi portici, su cui si elevano conventi, chiese e palazzi. Là, giovani, seduti all'ombra dei colonnati, cantano semplici meste canzoni, e ingannano in tal modo i giorni estivi, tanto monotoni per loro.
Poco distante, a piazza Maggiore, brilla S. Petronio con la sua imponente facciata e, lì, a due passi il grandioso Palazzo Comunale, ahimè ancora per poco!
Vengo spesso in questo luogo ed è qui che quasi sempre accolgo la primavera, vi torno anche nei cupi giorni dell'autunno per rattristarmi insieme con la natura. A seconda dell'anno le nebbie o l'afa impregnano la piazza e i suoi palazzi. Là, seduto sul sagrato di S.Petronio, porgo l'orecchio al sordo gemito dei tempi ingoiati dall'abisso del passato, un gemito che fa sussultare e fremere il mio cuore. Talvolta entro nel Palazzo Comunale, in quello del Podestà, mi sposto verso il Palazzo di re Enzo e sento un brivido che fa sussultare e fremere il mio cuore; immagino coloro che vi abitavano e penso chi vi abita ora: quali tristi scene si aprono oggi ai miei occhi! Un vegliardo canuto che esce dal suo ufficio e in cuor suo prega di venir liberato quanto prima dai ceppi che lo legano a questa giunta comunale: giacchè tutti i piaceri sono per lui scomparsi, tutti i sentimenti sono morti. Là un impiegato più giovane, dal pallido viso e dallo sguardo mesto, guarda attraverso la sua
finestra, vede gli allegri piccioni che nuotano liberamente nel mare d'aria, li vede e versa dagli occhi lagrime amare. Egli langue tra le carte, avvizzisce, si rattrappisce, e un triste rintocco di campana mi annuncia la sua morte prematura. Talvolta osservo sulla loggia del Palazzo del Podestà i rilievi che circondano le finestre e vedo le ombre dei suoi antichi abitanti. Tutto ciò mi rinnova nella memoria la storia della nostra città, la nostra grande storia, Bologna la più bella fra le grandi città continentali italiane, gli artigiani e i commercianti che stupirono il giovanissimo Mozart e l'incostante amante di città, Stendhal: i tessuti, l'intaglio e l'ebanisteria, le mortadelle, i fiori, i profumi e i suoi famosissimi cagnolini.
Ma più spesso di tutto il sagrato di S. Petronio mi attira il pensiero della lagrimevole sorte toccata a questa città. Ah, povera Bologna! Ah, io amo i temi che mi toccano il cuore e mi obbligano a versare lagrime di tenera afflizione!
Il grandioso Palazzo Comunale, costituito da due distinti corpi di fabbrica, si erge maestoso in mezzo alla piazza; un tempo vi abitarono dei sindaci gentili con le loro dolci giunte comunali.
Molti di questi sindaci erano stati apprezzati, perché amavano il lavoro e avevano sempre condotto una vita sobria. Ma ben presto, la città iniziò il suo lento declino. La pigra mano delle nuove giunte coltivava male le potenzialità della città, e le messi, che un tempo biondeggiavano al sole, smisero di dare i loro frutti. La città, un tempo potenza artigiana e commerciale, poi sedotta dal capitalismo agrario, famosa per la sua sapienza gastronomica e per il suo strato di cultura e arte, di giorno in giorno si indeboliva sempra più. Bologna tentò di reagire, senza risparmiarsi si affaccendava giorno e notte: tesseva il suo futuro.
"Dio mi ha dato le mani per lavorare" diceva Bologna. "Devo smettere di crucciarmi, devo risollevarmi".
Ma spesso la tenera Bologna non poteva trattenere le lagrime. Ah! Ella ricordava di aver avuto un passato e di non averlo più; cercava di nascondere il dolore del suo cuore e di sembrare serena e allegra.
"Un giorno tornerò ad essere lieta quando rivedrò il mio passato. Che ne sarà di me? Chi verrà ora ad insediarsi nel Palazzo Comunale? Forse si troverà ben presto una brava persona!"
Passò il tempo e presto Bologna si imbattè in un giovane, non giovanissimo, ma ben vestito, di aspetto piacevole. Bologna gli mostrò le sue ricchezze ed arrossì.
Il giovane, non giovanissimo, guardò la città, ammirò la splendida Bologna, la strinse a sé e le promise di dedicarsi solo a lei. Bologna si consegnò fiduciosa al suo giovane, non giovanissimo, sindaco e gli indicò il Palazzo Comunale.
Egli, Sergej Gaetan il suo nome, si insediò e dalla finestra del suo nuovo ufficio guardava i passanti e ansimava leggermente.
Bologna fremeva pensando al suo nuovo sindaco e diceva: "Ha un viso così buono, una voce così.".
Bologna, quella prima sera, sentì le lagrime spuntarle agli occhi. Il giorno dopo, Bologna colse un mazzo di mughetti e si recò al Palazzo Comunale; i suoi occhi cercavano segretamente qualcosa, voleva rivedere il suo bel Sergej, ma egli non si fece trovare. Giunse la sera e Bologna gettò i fiori nel primo cassonetto. "Se lui non c'è, nessuno vi possieda!" disse Bologna con un sentimento di tristezza nel cuore.
Il giorno seguente, verso sera, la città tesseva come sempre il suo futuro e con voce sommessa cantava canzoni lamentose, ma improvvisamente balzò in piedi ed esclamò: "Ah!." Il sindaco Sergej stava attraversando Piazza Maggiore.
Bologna tremava e pensava: "Eccolo è lui, che portamento e che bell'abito indossa!"
Sergej salutò una buona vecchietta che passava per la piazza e Bologna, premurosa cominciò ad offrirgli le sue bellezze. Dopo di ciò egli ringraziò Bologna, e la ringraziò non tanto con le parole quanto con le sue nuove decisioni.
Bologna, la timida Bologna lanciava ogni tanto qualche occhiata al suo Sergej, ma non è così rapido il lampo che brilla nel cielo e sparisce in una nube, quanto erano veloci i suoi occhi a rivolgersi verso il suolo, incontrandosi con lo sguardo di lui.
"Io vorrei" egli disse alla giunta comunale, "che Bologna ascoltasse solo me e nessun'altro tranne me. In questo modo ella non avrà più motivo di preoccuparsi". Negli occhi della giunta brillò una gioia che tutti si sforzavano invano di nascondere; le guance di tutti ardevano come il tramonto in una limpida sera d'estate. Bologna, frattanto, si guardava attorno ed era finalmente lieta.
Bologna ripeteva il nome del suo Sergej per imprimerselo bene nella mente.
Sergej al mattino la salutava ed entrava nel suo Palazzo Comunale.
Ora il lettore deve sapere che il nostro non giovanissimo Sergej Gaetan, era stato un giovane di bell'ingegno e di buon cuore, buono per natura, ma debole e incostante. Egli pensava solo al proprio piacere, lo cercava prendendo spesso delle decisioni discutibili, ma sovente non lo trovava; si annoiava e si lamentava della sua sorte. La bellezza di Bologna aveva colpito il suo cuore sin dal loro primo incontro. Egli leggeva romanzi; aveva un'immaginazione abbastanza vivace e si trasportava spesso idealmente a quei tempi nei quali, se si deve credere ai verseggiatori, tutti gli uomini passeggiavano spensierati per le strade di Bologna e si riposavano sotto i porticati e trascorrevano giorni in ozio là vicino alle due torri che si ergono eleganti verso il cielo. Gli sembrava di avere trovato in Bologna ciò che il suo cuore da tanto tempo cercava.
"La natura mi invita tra le sue braccia, alle sue pure gioie" egli pensava, e si decise a conoscerla bene per farla sua.
Torniamo a Bologna. Scesa nuovamente la notte, la città si preparò per un nuovo sonno tranquillo; ma questa volta non fu così. Bologna dormì malissimo. Il nuovo ospite del Palazzo Comunale le appariva continuamente nel sonno e la destava. Ancora prima dell'alba Bologna era perfettamente sveglia, qualcosa le inquietava l'anima. Pensosa rivolse lo sguardo verso le finestre del Palazzo Comunale. Questa volta Bologna era sovrappensiero. Ah, Bologna, Bologna! Cosa ti è successo? Fino a ora la tua anima pura si specchiava nelle tue vie, nei tuoi porticati, nelle antiche dimore e nelle bottegucce di un tempo, allo stesso modo in cui il sole si specchia nelle gocce della rugiada celeste; ora invece sei pensierosa.
Bologna pensò: "E se colui che occupa adesso i miei pensieri non fosse ciò che sembra?"
Frattanto Sergej nel suo bell'ufficio posto nella parte migliore del Palazzo Comunale guardava la mappa della sua città e pensava: "Cara Bologna! Cara Bologna! Io ti amo!" e queste parole risuonarono nel profondo della sua anima come una meravigliosa musica celeste.
Bologna credette alle parole del suo Sergej. "Mi amerai per sempre, vero?"
"Sempre, Bologna carissima, sempre!" rispose egli.
Bologna gli credette, Sergej Gaetan mai avrebbe potuto ingannarla.
E, forse, chissà, allora il cuore di Sergej era veramente puro. Ogni mattina egli si recava presso il suo ufficio e con la mano sfiorava la mappa della sua Bologna, giocherellava con i suoi vecchi quartieri, fissava i suoi edifici pericolanti e i campi rom. Vivremo con Bologna come fratello e sorella (pensava egli). Non abuserò del suo amore e sarò sempre felice!
Non più giovanissimo, ma pur sempre sconsiderato! Conosci forse il tuo cuore? Puoi rispondere dei tuoi impulsi?
Ogni mattina, recandosi verso il suo Palazzo Comunale Sergej ascoltava le voci della sua Bologna con non simulato piacere. In tal modo trascorsero alcune settimane.
Un mattino, giunto al suo posto di lavoro, Sergej prese a baciare la sua scrivania, egli non sapeva più accontentarsi di un amore puro, voleva di più. Fu inevitabile che il pudore soccombesse!
Sergej sentiva un insolito tumulto nel sangue - Bologna non gli era mai sembrata così incantevole - le sue piazze, le facciate dei suoi palazzi non lo avevano mai commosso così fortemente come quel mattino. Ah, Bologna, Bologna! Dov'è il tuo angelo custode? Dov'è la tua innocenza?
Quando, quel mattino, Sergej disse: "La gestione dell'ordine pubblico deve cambiare!" - Bologna tremò. "Ah, ho paura" diceva Bologna, "ho paura di ciò che sta accadendo!"
Sergej disse: "Ora basta! Quegli edifici devono essere sgomberati subito!"
Le lagrime incominciarono a sgorgare dagli occhi di Bologna. "Ah, Sergej, assicurami che saremo felici come prima!"
"Lo saremo, Bologna, lo saremo!" rispose egli.
Ma Sergej non poteva ormai più accontentarsi degli ingenui sguardi pieni d'amore della sua città, egli desiderava sempre di più, ora il potere era nelle sue mani, non voleva perderlo, Bologna era sua!
Ella si accorse che il suo Sergej era cambiato e spesso gli diceva: "Prima eri più allegro, prima eravamo tranquilli e felici, e non temevo tanto come ora!"
A volte la sera, egli accomiatandosi dalla sua giunta diceva: "Domani non possiamo vederci; non potrò venire all'inaugurazione, né alla partita". La giunta sospirava, Bologna sospirava.
Sergej cambiava di giorno in giorno, il potere lo stava straziando, l'amore non gli bastava più. Così decise di chiudere i campi nomadi, s'inferocì con i lavavetri e alla fine il demone del potere si scagliò contro le mura della sua stessa Bologna. "La voglio pulita!" tuonò un mattino, "via tutti i graffiti non autorizzati, oggi tutta Bologna si dedicherà alla ripulitura straordinaria dei muri. Non un solo segnetto, neanche di gessetto, dovrà rimanere. Bologna è mia, mia, mia!"
La follia si era ormai insinuata nella sua mente. Il potere aveva dilaniato i suoi fragili nervi.
Bologna, disperata, piangeva. Ah, uomo crudele e senza cuore!
Bologna, ancora sperava, sperava che un giorno tutto sarebbe tornato come prima, che il suo Sergej l'avrebbe nuovamente guardata con gli occhi puri di un tempo. Ma, prima che Bologna potesse riaversi dalla sua ultima decisione, Sergej sottoscrisse il "patto sulla legalità" con Alleanza Nazionale e colpì le due Torri.
Il cuore di Bologna s'infiammò, ella era pronta a maledirlo. E così Sergej aveva ingannato Bologna che, da un giorno all'altro, si ritrovò in condizioni tali che nessuna penna potrebbe descrivere.
Una fitta nebbia scese sulla città, nonostante fosse primavera, i suoi pensieri, i suoi sentimenti trafitti da colui che più avrebbe dovuto amarla. La sventurata aprì gli occhi, ora era tutto chiaro. Egli l'aveva tradita. Ella si era fidata e tutto il suo amore gli aveva donato, ma Sergej Gaetan aveva preferito il potere, i soldi, la stella da sceriffo, piuttosto dell'amore puro della generosa Bologna.
Ma tu, Sergej Gaetan, potrai ancora essere felice, dopo tutto questo?
domenica 20 luglio 2008
Lettera aperta a Sergiogaetano
Come unica opposizione seria in città raccogliamo l'invito di Sergiogaetano lanciato al Festival dell'Unità di scrivergli una "lettera costruttiva" ; così per la regia di Tony di Grigio e la creatività di Hansy Lumen ecco a voi il primo Karaoke Psichico!!
Seguite le parole sullo schermo e cantatele dentro di voi, divulgate il video in ufficio, agli amici, al bar e facciamo di Bologna un unico coro psichico ma per carità silenzioso!!
APPROFONDIMENTO:
Al Festival Nazionale dell'Unità lo sceriffo di Bologna Sergiogaetano ha lamentato i ripetuti attacchi alla sua persona e dignità, alla sua famiglia ed in particolare al suo giovane virgulto Edoardogaetano. Durante l'intervento non un richiamo all'incessante attività delle ronde, non una parolina spesa sulla campagna per fumatori, non una sillaba per il servizio dei cartonati presenzialisti...
Ci siamo rimasti parecchio male!
Hansy Lumen non ha mai fatto alcun riferimento nelle campagne agitazione alla famiglia e al virgulto, solo chi è carente di creatività o prezzolato potrebbe farlo con così tanto materiale a disposizione. Sergiogaetano non è il primo sindaco di "sinistra" ad aver posto il problema della sicurezza no ,lui, e' arte pura, satira in movimento,la rappresentazione dello sfacelo politico della III repubblica che diviene entartainment. E noi danziamo sulle ceneri!! La sua giunta di mezze figure e grandi figure che diventano mezze è puro reality.
E' lui il surreale capo d'acciaio di un esercito di creta... L'incarnazione di un modello granitico eroso dal tempo che però continua a menare colpi alla cecata... intorno a lui tutti fanno affari/ distribuiscono favori/ fanno finta di niente.
Sergiogaetano sarebbe un sindaco eroico se avesse le palle di acciaio di essere duro con i suoi amministratori quanto lo è con i cittadini, ci aveva anche convinto prima di essere assediato dalle lobby e arrendersi agli affaristi.
E da lì in poi ,per tutti, comincia lo show!!!
E visto che comunque lo paghiamo, godiamocelo!
Hansy Lumen
Seguite le parole sullo schermo e cantatele dentro di voi, divulgate il video in ufficio, agli amici, al bar e facciamo di Bologna un unico coro psichico ma per carità silenzioso!!
APPROFONDIMENTO:
Al Festival Nazionale dell'Unità lo sceriffo di Bologna Sergiogaetano ha lamentato i ripetuti attacchi alla sua persona e dignità, alla sua famiglia ed in particolare al suo giovane virgulto Edoardogaetano. Durante l'intervento non un richiamo all'incessante attività delle ronde, non una parolina spesa sulla campagna per fumatori, non una sillaba per il servizio dei cartonati presenzialisti...
Ci siamo rimasti parecchio male!
Hansy Lumen non ha mai fatto alcun riferimento nelle campagne agitazione alla famiglia e al virgulto, solo chi è carente di creatività o prezzolato potrebbe farlo con così tanto materiale a disposizione. Sergiogaetano non è il primo sindaco di "sinistra" ad aver posto il problema della sicurezza no ,lui, e' arte pura, satira in movimento,la rappresentazione dello sfacelo politico della III repubblica che diviene entartainment. E noi danziamo sulle ceneri!! La sua giunta di mezze figure e grandi figure che diventano mezze è puro reality.
E' lui il surreale capo d'acciaio di un esercito di creta... L'incarnazione di un modello granitico eroso dal tempo che però continua a menare colpi alla cecata... intorno a lui tutti fanno affari/ distribuiscono favori/ fanno finta di niente.
Sergiogaetano sarebbe un sindaco eroico se avesse le palle di acciaio di essere duro con i suoi amministratori quanto lo è con i cittadini, ci aveva anche convinto prima di essere assediato dalle lobby e arrendersi agli affaristi.
E da lì in poi ,per tutti, comincia lo show!!!
E visto che comunque lo paghiamo, godiamocelo!
Hansy Lumen
sabato 19 luglio 2008
L'ideazione virale di Hansy travalica la contrapposizione dei blocchi
Grazie al vignettista della canicola reazionaria del gruppo editoriale del RDC, la prima testata che ha contribuito a diffondere la campagna virale "Primavera-Estate 2008". L'autore di questa vignetta opera un ribatamento semantico rispetto all'azione del guerrigliero immortalata nel post di sabato 5 luglio, utilizzando il format di Hansy da una prospettiva reazionaria passatisita gioca con gli elementi chiave della campagna per sostenere l'ondata xenofoba.
Pur riconoscendo al reazionario l'onore del primo che è riuscito a trarre profitto dall'ideazione di Hansy le ronde gli rimproverano:
a) una certa approssimazione delle dimensioni/proporzioni/forme
b) una scarsa creatività nell'ideazione di ulteriori elementi di decorazione
venerdì 18 luglio 2008
LA Vie En Rose
Sprezzanti del pericolo e dell’indifferenza del nemico, il manipolo di coraggiosi si è prodotto in azioni coraggiose ed eroiche. A ricordo del valore dei giovani lumenisti questo filmato illustra le gesta dei combattenti mentre attaccano altre superfici. L’impeto e il coraggio di questi giovani petti ardenti non conosce sosta, mentre Hansy cominciaa pensare ad un torneo di pesca sportiva virtuale con pesci proiettati sulla superficie dell’acqua nella fontana di piazza dei martiri…
giovedì 17 luglio 2008
Il Paladozza è il nuovo centro sociale occupato di Bologna!
E dopo il palco abusivo di Piazza Verdi continua la campagna di disobbedienza dell’amministrazione.
E’ stato assegnato alla Fura Dels Baus l’onore di inaugurare il nuovo centro sociale occupato di Bologna. Con il patrocino dell’agenzia interinale a gestione occulta che va sotto il nome di assessorato alla coltura (degli amici , delle amanti, delle mogli), con il finanziamento al 50% da noi cittadini che poi andiamo a lavorare per Bè Estate gratis, è stata messa in scena la rappresentazione del “doppiopesismo” dell’amministrazione:
DA OGGI E’ CHIARO ALLA CITTADINANZA CHE TUTTE LE NORME DI SICUREZZA FINO AD OGGI SOSTENUTE DALL’AMMINISTRAZIONE SONO IN REALTA’ STRATEGIE DI MARKETING PER LIBERARSI DELLA CONCORRENZA E PIAZZARE AMICI A VENDERE BIRRE , PANINI E PIZZETTE.
La nostra “pluri decennale” esperienza nella gestione di eventi di massa auto-gestiti ci consente, come cittadini, di formulare le analisi che seguono:
Siamo rimasti perplessi dalla presenza di fiamme vive all’interno di un locale chiuso,roba più o meno illegale quanto spacciare eroina all’ingresso. Nonostante la palese violazione dellalegalità, DUE eroici pompieri presenziavano (mai visti meno di 4-8!) , uno si è a lungo intrattenuto in amabili conversazioni con l’assessore alla coltura mentre torce accese roteavano sulle teste degli spettatori. Liquidi scivolosi venivano rovesciati a terra ( Ragazzi noi ai Rave si buttava segatura perché se no la gente si fa male), l’impianto di diffusione era posto in barba ad ogni norma di sicurezza ( ci piace ricordarlo a tutti i proprietari di bar che si sono visti chiudere le serrande a colpi di ordinanze), le transenne venivano trattenute dalla security tipo cordone ( i compagni conoscono il pericolo). Queste perfomance in spazi chiusi richiedono un pubblico “preparato” non come la povera signora che cercando di evitare uno sputazzo di cocomera è finita con il labbro sul mio ossuto gomito. Siamo in Italia la tradizione vuole che si indaghino queste cose solo quando succedono le tragedie, quando non succedono porti solo sfiga…
Nonostante ciò all’assessore al commercio Santa Claus continuano a non piacere i cazzetti di cioccolato e Beppe Maniglia in canottiera. Il vicesceriffo Fancuso odia la gente seduta per terra, allo sceriffo … lasciamo perdere.
La domande che hanno agitato il sonno di Hansy tutta la notte sono:
1) Si può avere il suo cellulare del tipo che ha peritato?
2) Come funziona il sistema delle perizie di favore?
3) Esiste uno sportello pubblico?
4) Si deve accedere ad un particolare corso di formazione?
Se qualcuno può fornire risposta a questa domanda: hansylumen@gmail.com
Vogliamo in conclusione rendere onore a tutti i coraggiosi imprenditori e cittadini repressi, vessati da norme e ordinanze che valgono solo per chi le deve rispettare e non per chi le fa. A Bologna come in Italia: Resistete!
E’ stato assegnato alla Fura Dels Baus l’onore di inaugurare il nuovo centro sociale occupato di Bologna. Con il patrocino dell’agenzia interinale a gestione occulta che va sotto il nome di assessorato alla coltura (degli amici , delle amanti, delle mogli), con il finanziamento al 50% da noi cittadini che poi andiamo a lavorare per Bè Estate gratis, è stata messa in scena la rappresentazione del “doppiopesismo” dell’amministrazione:
DA OGGI E’ CHIARO ALLA CITTADINANZA CHE TUTTE LE NORME DI SICUREZZA FINO AD OGGI SOSTENUTE DALL’AMMINISTRAZIONE SONO IN REALTA’ STRATEGIE DI MARKETING PER LIBERARSI DELLA CONCORRENZA E PIAZZARE AMICI A VENDERE BIRRE , PANINI E PIZZETTE.
La nostra “pluri decennale” esperienza nella gestione di eventi di massa auto-gestiti ci consente, come cittadini, di formulare le analisi che seguono:
Siamo rimasti perplessi dalla presenza di fiamme vive all’interno di un locale chiuso,roba più o meno illegale quanto spacciare eroina all’ingresso. Nonostante la palese violazione dellalegalità, DUE eroici pompieri presenziavano (mai visti meno di 4-8!) , uno si è a lungo intrattenuto in amabili conversazioni con l’assessore alla coltura mentre torce accese roteavano sulle teste degli spettatori. Liquidi scivolosi venivano rovesciati a terra ( Ragazzi noi ai Rave si buttava segatura perché se no la gente si fa male), l’impianto di diffusione era posto in barba ad ogni norma di sicurezza ( ci piace ricordarlo a tutti i proprietari di bar che si sono visti chiudere le serrande a colpi di ordinanze), le transenne venivano trattenute dalla security tipo cordone ( i compagni conoscono il pericolo). Queste perfomance in spazi chiusi richiedono un pubblico “preparato” non come la povera signora che cercando di evitare uno sputazzo di cocomera è finita con il labbro sul mio ossuto gomito. Siamo in Italia la tradizione vuole che si indaghino queste cose solo quando succedono le tragedie, quando non succedono porti solo sfiga…
Nonostante ciò all’assessore al commercio Santa Claus continuano a non piacere i cazzetti di cioccolato e Beppe Maniglia in canottiera. Il vicesceriffo Fancuso odia la gente seduta per terra, allo sceriffo … lasciamo perdere.
La domande che hanno agitato il sonno di Hansy tutta la notte sono:
1) Si può avere il suo cellulare del tipo che ha peritato?
2) Come funziona il sistema delle perizie di favore?
3) Esiste uno sportello pubblico?
4) Si deve accedere ad un particolare corso di formazione?
Se qualcuno può fornire risposta a questa domanda: hansylumen@gmail.com
Vogliamo in conclusione rendere onore a tutti i coraggiosi imprenditori e cittadini repressi, vessati da norme e ordinanze che valgono solo per chi le deve rispettare e non per chi le fa. A Bologna come in Italia: Resistete!
venerdì 11 luglio 2008
LA BIRRA COFFERATI
Progettata dalla creativa in esilio nell'alto vicentino Toffa Lumen ecco a voi la nuova campagna Birra Cofferati, gustate il sapore amarognolo della repressione respirate quell'aroma clientelare inconfondibile, divertitevi a vedere la schiuma trasformarsi da bianca a rossa, da rossa a nera, da nera a bianca. E' la birra trasformista adatta a tutte le situazioni, ma attenzione scade nella
primavera 2009!
giovedì 10 luglio 2008
CARTONATI LIMITED SUMMER EDITION da oggi in vendita
Hansy Lumen, dopo il grande successo della prima serie di cartonati presenzialisti per eventi e manifestazioni,
è lieto di presentare al grande pubblico la favolosa
SUMMER LIMITED EDITION!!!
La collezione pensata per le situazioni più frivole e trasgressive!!!Affrettatevi a prenotare il vostro cartonato per l'estate. Divertitevi a creare gli abbinamenti più esotici. Per info e ordinazioni hansylumen@gmail.com
mercoledì 9 luglio 2008
COFFEROGNA
Diamo spazio alla campagna virale "cofferogna" in cui il guerrigliero comunicativo dei Pantoni l'insuperabile Franz, ci regala un piccolo assaggio di una grande campagna che porta avanti da anni.
Stampa e appiccica lo sticker più adatto alla situazione in cui ti trovi!!!
Grazie Franz! E' sull'esempio granitico di combattenti come te che si forgiano le nuove generazioni della guerriglia comunicativa.
HANSY LUMEN a S.Arcangelo Festival
Domenica 13 luglio i lumenisti effettueranno un giro di Ronda dalle 22 in poi in P.zza Ganganelli a S. Arcangelo di Romagna nel corso della giornata "Potere non Potere" all'interno di S.Arcangelo Festival. Come al solito la performance e il nome di Hansy non risultano in nessun programma ufficiale ma le ronde garantiscono comunque la loro presenza e l'esistenza di Johann Lumen detto Hansy.
Vedere per credere!
Vedere per credere!
sabato 5 luglio 2008
IL VIRUS SI PROPAGA!!!
Pubblichiamo lo stencil comparso sui muri di Bologna realizzato da un anonimo lumenista a cui va il plauso delle ronde, gloria a te anonimo lumenista!
Riprendendo il senso generale della campagna agitazione per fumatori, l’autore ha voluto declinare il format comunicativo per denunciare la dannosità delle norme del pacchetto sicurezza per la libertà individuale: se vogliamo ridurci a cittadini spaventati, prendere le impronte a chi è diverso, chiuderci in casa lasciando fuori solo gli sbirri a torturare un nemico immaginario, perchè no, facciamolo pure.
Ma siamo veramente consapevoli dei rischi e delle ricadute che ciò può avere sulla salute della nostra libertà?
venerdì 4 luglio 2008
M'AM BO' VAI?
Pubblichiamo l'articolo apparso oggi su "Il Bologna" di cui il lumenista e mecenate delle ronde Marco Oreamalià non è responsabile per il titolo cretino, c'è anzi qualcuno pagato apposta, Marco descrive con visionaria lucidità l'azione regalandoci una bella e epica descrizione di Hansy mentre guida il manipolo di coraggiosi lumenisti nella rovente serata all'attacco della facciata del tempio passatista.
Infine attesissimo il video, realizzato dal più giovane dei lumenisti il diciottenne Roman Lumen, delle azioni effettuate dalle ronde nell'ultima settimana di giugno. Potete trovare l'intervento in piazza Verdi fatto in collaborazione con gli Amici dell'Associazione La Pillola, l'azione "non autorizzata" al MAMBO fatta in totale spregio al nostro nemico Maraniello.
L'attaco visivo è stato realizzato grazie al supporto logistico tecnico di: Jacuza Snc, Visual Lab, Sugarbabe.org, Oreamalià, Comunicazioni Visive. Ed in chiusura potete vedere un intervento rupestre realizzato nel borgo di Tredozio a rivelare il romanticismo dei lumenisti.
Non perdete il prossimo video dei lumenisti dell'action walling Francesco e Federica in azione sulla facciata de MAMBO a cui dedicheremo un apposito contributo.
mercoledì 2 luglio 2008
IL PRIMO SERVIZIO DI CARTONATI PRESENZIALISTI PER EVENTI E MANIFESTAZIONI
E’ con grande soddisfazione che le Ronde Hansy Lumen vi introducono alla soluzione che tutti aspettavamo. Ci siamo caratterizzati sin dall’inizio per la nostra attitudine pragmatica e costruttiva,dando vita a due campagne di informazione per il cittadino che hanno avuto grande successo.
Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto numerosi mail di cittadini che sono riusciti a “smettere” e di altri che grazie a noi ora hanno rapporti “protetti” con il comune.
Ringraziamo il grande e illustre fotografo cittadino Renzo Diamanti che ci ha segnalato l'annoso problema per cui abbiamo ora una soluzione!Diciamo Basta con le storie di bimbi in lacrime perché il sindaco ha tirato pacchi, di tifosi increduli alla vista della poltrona vuota nello stadio, di iniziative lodevoli e meritevoli schivate. Da oggi ogni cittadino può avere il suo sindaco!
Se la tua iniziativa merita la sua presenza non finire in pasto alle orribile musiche di attesa della segreteria lo sai che contengono messaggi subliminali!!! Rivolgiti direttamente ad Hansy! hansylumen@gmail.com
Con un piccolo costo potrai avere un cartonato del sindaco a grandezza naturale adatto ad ogni situazione, ma non solo!!
Potrai farlo parlare e dirgli le cose che dovrebbe dire tipo:
La città apprezza quest’iniziativa….
E’ l’esempio di cittadini come voi a rendere grande la città.
Ma non ci siamo fermati qui è in fase di ricerca e sviluppo l’ologramma 3d del sindaco in grado di permettergli anche il movimento.
Non esitare a contattarci, non rinunciare alla tua dimostrazione gratuita, fissa un appuntamento!!!
lunedì 30 giugno 2008
VADEMECUM INFORMATIVO SUL RISCHIO DEI RAPPORTI CON IL COMUNE
Con questo video opuscolo informativo Hansy Lumen presenta a tutta la cittadinanza la campagna informativa di prevenzione alle malattie derivanti dai rapporti occasionali e continuativi con il comune. L’opuscolo è destinato alla comunità
"arci gay lesbo" cittadina in procinto di intensificare assiduità e modalità dei rapporti, ma i consigli ivi contenuti sono validi per tutti gli orientamenti sessuali.
Niente vi viene dato senza chiedere qualcosa in cambio. Proteggete la vostra sicurezza!! Proteggete la vostra innocenza!! Se proprio dovete avere rapporti con il comune almeno usate le protezioni!!!
"arci gay lesbo" cittadina in procinto di intensificare assiduità e modalità dei rapporti, ma i consigli ivi contenuti sono validi per tutti gli orientamenti sessuali.
Niente vi viene dato senza chiedere qualcosa in cambio. Proteggete la vostra sicurezza!! Proteggete la vostra innocenza!! Se proprio dovete avere rapporti con il comune almeno usate le protezioni!!!
venerdì 27 giugno 2008
IL Resto del Carlino diffonde la campagna agitazione!!
Salvo il clamore mediatico della novità la stampa locale filo passatista ci ignora e poco ci importa perchè il target delle nostra campagna agitazione sono i cittadini, nonostante ciò dobbiamo riconoscere che solo il Resto del Carlino ha dato diffusione alla campagna agitazione per fumatori notturni, che è un successo!!! Ogni notte vengono attaccati circa 40 60 stickers. Gli stickers sono ECOLOGICI così uno lo stacca dal distributore di paglie e se lo attacca sullo scooter, un altro glielo stacca e se lo appiccica sulla macchina e via dicendo, così l'informazione circola senza produrre scorie. Vogliamo precisare rispetto all'articolo che Federico Ajello è un personaggio di pura invenzione da dare in pasto alla "canicola reazionaria" per esibire un volto mediatico necessario alla propaganda agitazione e magari rientrare di qualche soldo di tutti quelli spesi per la campagna.
Johann Lumen è l'unico leader riconosciuto dalle ronde, un leader tenuto in vita dai sogni di chi ci crede. Tipo babbo natale ma in versione Cheguevara digitale.
Ringraziamo comunque il giornalista Barbetti e il RDC che ripagheremo vestendo in maniera più pudica e casta il cardinale Caffarra nel video Dance 3d realizzato per il Pride che lo vede protagonista .
P.s. stasera 27 giugno intorno dalle 22 alle 23 fatevi una passeggiata dalle parti di Piazza dei Martiri, via Don Minzoni, Salara.......
H.Lumen
mercoledì 25 giugno 2008
Propaganda Agitazione in via delle Casse
Ven. 20 giugno
Le Ronde Hansy Lumen fiancheggiate dai giovani di Peacock hanno potuto effettuare un azione di propaganda agitazione nel fantastico giardino di fonte al negozio in via delle Casse 4. Questi giovani lumenisti danno visibilità all’invisibile, continuate così coraggiosi embrioni della nuova imprenditorialità!!!
Il 25 giugno dalle ore 22 effettueremo un giro di ronda in Piazza Verdi.
Il 27 giugno collegativi al blog per sapere l’obiettivo dell’attacco visivo!
sabato 21 giugno 2008
Essere organismi in divenire altro
Contributo che giunge dalla grande mela grazie al lumenista brianzolobrooklynese Gabriele Lumen, maestro di luce guerrigliero dell'impossibile, eroe lumenista. La cittadinanza bolognese si stringe in un abbraccio ideale che valica alpi e oceani!! Gabo i cittadini lumenisti ti rendono onore!!!
Bene ora che ci siamo commossi sorbiamoci l'ennesimo comunicato di Hansy.
ESSERE ORGANISMI IN DIVENIRE ALTRO
Essere organismi in divenire altro, mutare struttura molecolare ad ogni possibile identificazione.
Esplorare ogni possibile interconnessione,
esplorare ogni strumento…
Cosa avrebbe fatto Mirò in motion graphics?
Cosa avrebbe fatto Kandinsky in 3d?
Cosa sarebbe successo alla Factory con un postazione di montaggio NLE?
SVEGLIA!
Muovere due quadrati rossi nel softwarino automatizzato
non significa essere Kandisky!!
Ma solo un prodotto in serie come altri…
Il mezzo in sé è serializzato,
è l’interconnessione a guidare la mente instancabile del guerrigliero
trasformare il mezzo in “strumento”
tramutare la merda in oro
INFETTARE
SMONTARE IL MEZZO per configurarlo al meglio ESALTANDO il suo potenziale bellico!!
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Avere più risoluzione, avere più potenza di calcolo, avere più software non
ti avvicina all’obiettivo, ti rende solo più dipendente. Sii libero.
STRAPPA DA TE LA VANITA’ TI DICO STRAPPALA!!!
Sospetta dell’ultima versione è solo una manovra commerciale, sospetta dell’ultimo formato… sei la palestra dove si giocano gli interessi e le guerre delle multinazionali passatiste, sospetta dell’esperto, usa il tuo consumo!!
Lo strumento è un foglio bianco, l’innovazione è nella mente di chi ci opera.
Apri lo strumento e integralo è una tua estensione corporea e mentale.
LA BASSA TECNOLOGIA SE ASSEMBLATA BENE HA POTENZIALI ENORMI
La rete neurale è orizzontale composta da nodi omnidirezionali che inviano/ricevono da/a altri nodi,
non fermare il flusso di informazioni,
la rete non si estende!!
un nodo che riceve e non invia è un nodo morto!
viene espulso “fisiologicamente”.
Moltiplicare le possibilità, trarre massimo profitto dallo strumento prostituendolo,
realizzare sostanza denaro ricchezza !
NON AVERE TIMORE DEL LUSSO!
CREARE LOBBY ORIZZONTALE
AGIRE VIRALMENTE DALL’INTERNO
SFRUTTANDO OGNI POSSIBILITA’.
Johann Lumen detto Hansy
martedì 17 giugno 2008
Campagna Agitazione per fumatori notturni
Cittadini!!! E’ con il petto gonfio di orgoglio che vi introduciamo e diffondiamo la nuova “ campagna agitazione” rivolta ai fumatori della città ideata da Joe-Basculante lumenista della stampante a getto d’inchiostro.
Il guerrigliero comunicativo si rivolge al segmento di popolazione già adusa all’intossicazione e alla dipendenza al punto da dover ricorrere ai distributori notturni, certo di trovare ivi terreno fertile per la sua propaganda.
Nei prossimi giorni i distributori automatici di sigarette del centro della città saranno oggetto di una campagna di affissione che informa il cittadino sulla pericolosità del sindaco per la salute della città. La prima fase prevede infatti un'azione capillare di distribuzione degli stickers a cui seguirà una seconda fase in cui verranno effettuate indagini a campione per seguire l’effetto della campagna sui fumatori cittadini.
Cofferati deve essere trattato come un qualsiasi prodotto nocivo per la salute. Divertiti a creare il tuo pacchetto di Cofferati Strong, chiedi il modello ad Hansy Lumen: hansylumen@gmail.com sarà felice di inviartelo!!!!!
mercoledì 11 giugno 2008
RICHIAMO ALLE ARMI LUMENISTE NO.1
Diffondiamo di seguito l’appello di Hansy Lumen
per l’attacco visivo che le Ronde promuoveranno
a fine mese in luogo e data segreti:
“ Battiamo in strada il calpestio della nostra rivolta luminosa!
In alto, catena di teste superbe!
Con la scarica di 100.000 ANSI LUMENS
proiettare a giorno un altro avamposto passatista !
Lento è il carro dei suoi anni.
La fibra ottica è il nostro Dio.
Il cuore il nostro tamburo.
Il cursore la nostra lama affilata.
Che c’è di più divino di un pixel?
Nostra arma le proiezioni
Nostro oro non voci squillanti ma luce
Luce, distenditi ovunque, tappezza di pixels la superficie scrostata dei giorni lenti.
Arcobaleno, dà un arco di luce a noi veloci corsieri mentre ne percorriamo l’elisse!
Vedete, il cielo ha noia delle stelle! Così da soli proiettiamo la volta celeste.
Il Cuore, rulla come tamburo! Il nostro petto è silicio per processori !!!!!!”
Hansy Lumen
Sponsored by:
comunicazionivisive.net , easypc, oreamalia, sugar babe, visual lab.
Per adesioni informazioni sponsorizzazioni:
hansylumen@gmail.com
per l’attacco visivo che le Ronde promuoveranno
a fine mese in luogo e data segreti:
“ Battiamo in strada il calpestio della nostra rivolta luminosa!
In alto, catena di teste superbe!
Con la scarica di 100.000 ANSI LUMENS
proiettare a giorno un altro avamposto passatista !
Lento è il carro dei suoi anni.
La fibra ottica è il nostro Dio.
Il cuore il nostro tamburo.
Il cursore la nostra lama affilata.
Che c’è di più divino di un pixel?
Nostra arma le proiezioni
Nostro oro non voci squillanti ma luce
Luce, distenditi ovunque, tappezza di pixels la superficie scrostata dei giorni lenti.
Arcobaleno, dà un arco di luce a noi veloci corsieri mentre ne percorriamo l’elisse!
Vedete, il cielo ha noia delle stelle! Così da soli proiettiamo la volta celeste.
Il Cuore, rulla come tamburo! Il nostro petto è silicio per processori !!!!!!”
Hansy Lumen
Sponsored by:
comunicazionivisive.net , easypc, oreamalia, sugar babe, visual lab.
Per adesioni informazioni sponsorizzazioni:
hansylumen@gmail.com
LA TERRA SI SIEDE SULLA LUNA
Domani alle sette si compirà uno strano fenomeno: la terra si metterà a sedere sulla luna. Confesso che io ho concepito un interno turbamento, quando ho considerato la straordinaria mollezza e mancanza di consistenza della luna. La luna, come è noto, si fa ad Anzola dell’Emilia, e si fa abominevolmente. ... La fa un bottaio zoppo, ed è chiaro che è un incosciente: di lune non ne capisce un cazzo. La fa con la colla resina e in parte con dell’olio d'oliva.... E, perciò anche, la luna stessa è una sfera così molle, che gli uomini non ci possono vivere e ci vivono ora soltanto nasi. E ciò spiega altresì perchè noi non possiamo vedere i nostri nasi, perchè appunto essi si trovano tutti sulla luna.....
Hansy Lumen
Hansy Lumen
martedì 10 giugno 2008
ACTION WALLING PART I
"Onora la forza che muove il processore onore la mano che muove il cursore. "
Federica e Francesco Lumen delle Ronde esplorano la tecnica "appena nata" dell'action walling, l'intervento creativo è "LIVE", i lumenisti attraverso la tecnologia possono intervenire sulle superfici creando elementi , decorando i muri , sbalzi, estrusioni dando vita ad azioni assolutamente temporanee e irripetibili. La Ronda e tutti i fiancheggiatori esultano trepidanti al vaggito della nuova creatura.
sabato 7 giugno 2008
L’uomo che indicava la luna
Si chiudono le prime due settimane di vita attiva del progetto e ci piacerebbe condividere le prime riflessioni. Innanzitutto vi pregherei di commentare direttamente il blog e non di inviare mail, ma cosa avete siete timidi? Se dovete o volete fate riferimento alla mail: hansylumen@gmail.com
In questi giorni abbiamo ricevuto molti messaggi di supporto e incoraggiamento . Non vogliamo fare liste di nomi importanti e/o raccontare di chi ci vuole bene perché l’auto compiacimento porta all’autoreferenza che è il morbo che anestetizza questa città. Meglio dare spazio a chi ci vuole male.
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"C’era un uomo che indicava la luna e tutti guardavano l’indice e non la luna."
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Dedichiamo a nemici e detrattori questa poesia di Hansy nascosta tra le righe.
E’ la metafora migliore per raccontare cos’è la tecnologia e come alcuni la usano:
creare bisogni finti per indurre prodotti inutili.
L’oggetto tecnologico svuotato della sua funzione che diventa pura esteriorità. La materializzazione assoluta della figura è il personaggio che usa due dita su cinque computer diversi, a cui rispondiamo con la modestia e l'umiltà del personaggio che ne usa 10 su uno solo.
LAMENTELE E PIAGNISTEI
a) Io nell'84 avevo già un generatore…
b) Avevo già pensato questa roba nel '92…
c) Io a casa ho 4 proiettori attaccati alla play station!!
d) Bastardi mi avete rubato l’idea!
e) Cazzo adesso vado in giro a proiettare il mio logo!!
f) Sarà mica arte?!?
Vogliamo rassicurare tutti precisando che NON ABBIAMO INVENTATO NIENTE,
perché niente oggi è più inventabile, sono le interconnessioni che vanno esplorate!
Non è sufficiente avere un proiettore, un generatore e un portatile … serve percorrere tutte le interconnessioni che ciascuno di questi termini apre, il che significa sviluppare “net work”; libere individualità che si riuniscono occupando segmenti di pertinenza specifici lavorando ad un obiettivo comune. Non sappiamo se questo sia originale o no, ce ne fotte niente dei brevetti!!
Ma è naturale che il “passatista” che grida “al plagio” non abbia gli strumenti per capire cosa sia un modello di rete neurale! Anche se paradossalmente è stipato di tecnologia fino al BDC. Il passatista tecnologico…
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decorava il dito nascondendo la luna.
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Vogliamo poi precisare la RINUNCIA TOTALE E INCONDIZIONATA A QUALSIASI PRETESA ARTISTICA.
I nostri sono interventi di guerriglia comunicativa che utilizzano applicazioni creative sia tecnologiche, che meccaniche, che logistiche, che informative… Ciascuna con pari dignità e uguale importanza.
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È meglio nascondere il dito e studiare tecniche migliori per illuminare la luna!!!
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Siamo sordi al canto delle sirene! fare quello che facciamo non è un pretesto per fare qualcosa di trendy per far bella figura agli aperitivi!!! Le visioni e i progetti ci svegliano nel cuore della notte e la maggior parte di noi ne soffre. E non c’è proprio un cazzo di trendy in questo. Facciamo quello che facciamo perché non abbiamo altra scelta. Da quando lo facciamo stiamo tutti un pochetto meglio, ci sentiamo meno inutili così speriamo di continuare. Dispiace a qualcuno?
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e se un giorno anche una sola persona incredula si renderà conto quant’è bella la luna…bene quel giorno avremo vinto!!!! “
Johann Lumen detto Hansy
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In questi giorni abbiamo ricevuto molti messaggi di supporto e incoraggiamento . Non vogliamo fare liste di nomi importanti e/o raccontare di chi ci vuole bene perché l’auto compiacimento porta all’autoreferenza che è il morbo che anestetizza questa città. Meglio dare spazio a chi ci vuole male.
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"C’era un uomo che indicava la luna e tutti guardavano l’indice e non la luna."
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Dedichiamo a nemici e detrattori questa poesia di Hansy nascosta tra le righe.
E’ la metafora migliore per raccontare cos’è la tecnologia e come alcuni la usano:
creare bisogni finti per indurre prodotti inutili.
L’oggetto tecnologico svuotato della sua funzione che diventa pura esteriorità. La materializzazione assoluta della figura è il personaggio che usa due dita su cinque computer diversi, a cui rispondiamo con la modestia e l'umiltà del personaggio che ne usa 10 su uno solo.
LAMENTELE E PIAGNISTEI
a) Io nell'84 avevo già un generatore…
b) Avevo già pensato questa roba nel '92…
c) Io a casa ho 4 proiettori attaccati alla play station!!
d) Bastardi mi avete rubato l’idea!
e) Cazzo adesso vado in giro a proiettare il mio logo!!
f) Sarà mica arte?!?
Vogliamo rassicurare tutti precisando che NON ABBIAMO INVENTATO NIENTE,
perché niente oggi è più inventabile, sono le interconnessioni che vanno esplorate!
Non è sufficiente avere un proiettore, un generatore e un portatile … serve percorrere tutte le interconnessioni che ciascuno di questi termini apre, il che significa sviluppare “net work”; libere individualità che si riuniscono occupando segmenti di pertinenza specifici lavorando ad un obiettivo comune. Non sappiamo se questo sia originale o no, ce ne fotte niente dei brevetti!!
Ma è naturale che il “passatista” che grida “al plagio” non abbia gli strumenti per capire cosa sia un modello di rete neurale! Anche se paradossalmente è stipato di tecnologia fino al BDC. Il passatista tecnologico…
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decorava il dito nascondendo la luna.
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Vogliamo poi precisare la RINUNCIA TOTALE E INCONDIZIONATA A QUALSIASI PRETESA ARTISTICA.
I nostri sono interventi di guerriglia comunicativa che utilizzano applicazioni creative sia tecnologiche, che meccaniche, che logistiche, che informative… Ciascuna con pari dignità e uguale importanza.
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È meglio nascondere il dito e studiare tecniche migliori per illuminare la luna!!!
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Siamo sordi al canto delle sirene! fare quello che facciamo non è un pretesto per fare qualcosa di trendy per far bella figura agli aperitivi!!! Le visioni e i progetti ci svegliano nel cuore della notte e la maggior parte di noi ne soffre. E non c’è proprio un cazzo di trendy in questo. Facciamo quello che facciamo perché non abbiamo altra scelta. Da quando lo facciamo stiamo tutti un pochetto meglio, ci sentiamo meno inutili così speriamo di continuare. Dispiace a qualcuno?
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e se un giorno anche una sola persona incredula si renderà conto quant’è bella la luna…bene quel giorno avremo vinto!!!! “
Johann Lumen detto Hansy
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giovedì 5 giugno 2008
Animazione sacra per bacinella con risciacquo
In quest'opera Hansy affronta il grande tema del sacro e del profano e si pone immediatamente dal suo punto di vista unico, usa la bacinella con il risciacquo acre dei suoi calzini per materializzare proiezioni sacre e profane sulla superficie schiumosa dell'acqua sozza. A testimonianza della natura duplice dell'uomo che oscilla tra l'esistenza nella lordura e l'anelito alla pulizia.
SALVIAMO IL DOMANI di BOLOGNA
Da quando il Resto del Carlino si è schierato con la canicola affarista e vandeana di Cofferati in questa città esiste un monopolio della stampa che nessuno denuncia !!!!!!!!!!!!!!!
STICAZZI Salviamo il DOMANI!!!!
Ronde Hansy Lumen
STICAZZI Salviamo il DOMANI!!!!
Ronde Hansy Lumen
mercoledì 4 giugno 2008
BOLOGNA NEEDS A NEW HAIRCUT!!!
Martedì 3 giugno grazie ai gloriosi cittadini Marco e Pino che hanno ceduto la loro gloriosa impresa OREA MALIA' come base logistica per le ronde è stato possibile realizzare un attacco nell'incrocio bassi/oberdan. Cogliamo l'occasione per segnalare Marco Zanardi come sommo cittadino creativo che ha raggiunto il successo senza mai dimenticarsi dei giovani guerriglieri comunicativi bisognosi di cure e amore, i quali assiste nei momenti più bui offrendo sempre supporto e incoraggiamento. Grazie di esistere!! Siete dei pilastri lumenisti!!!
ANTICIPAZIONE STRAORDINARIA
RONDE HANSY LUMEN stanno preparando un grande attacco visivo alla facciata del MAMBO e al suo direttore geneticamente modificato Maraniello ( giovane direttore fuori/vecchio mercante dentro) al grido di:
QUESTA NON E' ARTE per questo resta sulla superficie!!!!
Attaccheremo un altro avamposto della difesa del vecchio, le RONDE chiamano a raccolta tutti i cittadini dotati di proiettori perchè possano contribuire nella potenza di fuoco!!!!
RONDE HANSY LUMEN stanno preparando un grande attacco visivo alla facciata del MAMBO e al suo direttore geneticamente modificato Maraniello ( giovane direttore fuori/vecchio mercante dentro) al grido di:
QUESTA NON E' ARTE per questo resta sulla superficie!!!!
Attaccheremo un altro avamposto della difesa del vecchio, le RONDE chiamano a raccolta tutti i cittadini dotati di proiettori perchè possano contribuire nella potenza di fuoco!!!!
PER INFO:
hansylumen@gmail.com
In alto catena di teste superbe! Con la sovraespozione di 100.000 ANSI LUMEN accecheremo le città dei mondi!!!!!!!!!! Johann Lumen detto HANSY
In alto catena di teste superbe! Con la sovraespozione di 100.000 ANSI LUMEN accecheremo le città dei mondi!!!!!!!!!! Johann Lumen detto HANSY
martedì 3 giugno 2008
Bologna GROUND ZERO
Buonasera cittadino la tua città soffoca ostaggio delle cricche di potere occupate a gestire i loro interessi mafiosi... qui non esiste maggioranza, opposizione o antagonismo, ma un unico partito trasversale passatista che anima le vecchie logiche della contrapposizione per godersi la sua poltrona di potere o seggiola nel centro sociale. Ronde Hansy Lumen lanciano il loro grido disperato a chi lo vuole ascoltare, lo fanno in maniera colorata e silenziosa rivolgendosi a chi ha la sensibilità di fermarsi a guardare una proiezione, perchè chi tira dritto è lo stesso che si lascia crepare una persona di fianco senza fare una piega, è ANESTETIZZATO come questa città.
Ci svegliamo ogni mattino in una città dove ci è stato tolto un altro pezzo di libertà, in una nazione in cui ogni giorno ci fottono un altro pezzo di futuro. Abbiamo LATITUDINE E LONGITUDINE SPECIFICHE LA nostra gioiosa maccina da guerra si sta opponendo.
Ogni nostra proiezione significa un pezzettino di muro temporaneamente liberato per dirci quello che vogliamo senza essere arrestati, perseguitati, ignorati. Ma il conto alla rovescia è già cominciato.
10 9 8......Hansy Lumen
Ci muoviamo autonomamente e indipendentemente in giro per la città individuiamo superfici
Ogni superficie porta dentro un'animazione
contatta hansylumen@gmail.com OFFRI IL TUO SUPPORTO LOGISTICO SEGNALA UNA SUPERFICIE DI BOLOGNA
Ci svegliamo ogni mattino in una città dove ci è stato tolto un altro pezzo di libertà, in una nazione in cui ogni giorno ci fottono un altro pezzo di futuro. Abbiamo LATITUDINE E LONGITUDINE SPECIFICHE LA nostra gioiosa maccina da guerra si sta opponendo.
Ogni nostra proiezione significa un pezzettino di muro temporaneamente liberato per dirci quello che vogliamo senza essere arrestati, perseguitati, ignorati. Ma il conto alla rovescia è già cominciato.
10 9 8......Hansy Lumen
Ci muoviamo autonomamente e indipendentemente in giro per la città individuiamo superfici
Ogni superficie porta dentro un'animazione
contatta hansylumen@gmail.com OFFRI IL TUO SUPPORTO LOGISTICO SEGNALA UNA SUPERFICIE DI BOLOGNA
LA PRIMA INTERVISTA AD HANSY LUMEN
Che cos'è Superfici 1.0?
E' un progetto di intervento architettonico temporaneo e non invasivo sulla città. Attraverso le proiezioni diamo visibilità a immagini, le nostre animazioni vengono concepite come un tutt'uno con la superficie di proiezione, ne sono parte integrante. E' il nostro modo per far scoprire a concittadini e passanti una città bella. Lo facciamo da soli perchè il comune è troppo impegnato a distribuire soldi ad amici di amici capaci di fare cose mediocri e tristissime, tipo la mitica nevicata di capodanno in piazza, con la metà dei soldi avremmo illuminato di proiezioni tutta la piazza... altrochè nevicata.
Avete mai avuto rapporti/fatto proposte al comune?
L'idea di superfici nasce nel 2002, allora le tecnologie erano molto più costose e un progetto del genere implicava necessariamente un soggetto istituzionale. Non ci piace il sistema dei favori, crediamo in un modello meritocratico di sviluppo per cui abbiamo sempre fatto le cose da cittadini spedendo via posta almeno 6 volte il progetto all'assessorato alla cultura e chiedendo via telefono incontri. Mai ricevuto risposte. Perchè l'unico modo per fare iniziative pubbliche in città è avere rapporti privati con gli amministratori, questo è il requisito principale richiesto per fare cultura.
Dove l'amicizia non è mai garanzia di qualità, anzi. Per cui abbiamo sviluppato un'attitudine alla testimoni di Geova rifiutiamo trasfusioni di soldi pubblici.
Quindi il progetto come ha fatto a progredire?
Attraverso imprenditori privati della città visionari e coraggiosi come Omnidrive il manager del marchio Sugar Babe o Marco Orea Malia' uno dei pochi che non ha mai confuso il successo con la fine della ricerca!!! E poi Comunicazionivisive.net uno studio associato di creatività multimediale che opera nel mercato e investe in ricerca e sperimentazione ogni cent del suo utile. Ma anche molti altri privati o società che credono nella realizzazione delle buone idee senza guardare da dove o chi vengono. Che il futuro della cultura sia in mano ai privati, in certi casi, può anche essere un bene quando i soldi pubblici vengono utilizzati sulla base di interessi sempre più sfacciatamente privati.
Finchè esistono imprenditori e managers sensibili una possibilità ancora ci sarà.
C'è una forte dimensione politica quindi?
Il principio di delega è l'oppio dei popoli, il nostro obiettivo metaforico e reale è fare alzare la testa alla gente, tracciamo una linea sulla frattura tra chi amministra la città e chi la vive. Percorriamo questo solco dove le chiacchiere stanno a zero. Sappiamo che non possiamo contare sull'aiuto delle istituzioni, ma che anzi ci possiamo aspettare forme di boicottaggio e repressione. Anche questa è una vecchia storia ma stavolta abbiamo già salvato, così è restata in memoria.
Fatico a capire la vostra precisa collocazione politica?
Destra o sinistra è un vecchio gioco in scatola tipo “Corteo” una volta andava forte ma poi è andato fuori produzione. Il problema è che ci costringono a giocare ancora solo a quello.
Per noi non esiste destra o sinistra, ma unico fronte trasversale il cui obiettivo è la difesa del vecchio, uno schieramento che attraversa la sinistra antagonista passando dal centro e raggiungendo la destra più estrema. Non ci interessa collocarci quanto ribadire semplicemente la nostra opposizione al gioco. Non giochiamo a Corteo perchè abbiamo computers di ultima generazione e consolle da gioco che sono meglio. Giochiamo la nostra partita contro i passatisti. Se vuoi la collocazione precisa ti posso rispondere “di sopra”.
Avete promosso varie iniziative contro l'identificazione e l'acquisizione di dati sensibili perchè?
Riteniamo che l'identificazione sia la forma più sottile di repressione e controllo,
per ogni azione e pensiero che si compie viene chiesto come corrispettivo l'identificazione o un documento di riconoscimento, è una forma di controllo atta
a dare la sensazione che in qualsiasi momento siamo rintracciabili, ricattabili, perseguibili. Sfuggire ed identificare la maglie di questo sistema diventa vitale
per creare aree agibili.
Veniamo ai contenuti cosa rappresentate?
Rappresentiamo soprattutto ombre, sono l' icona dell'omologazione e dell'appiattimento che stiamo vivendo. Le silhouette ci consentono quel livello di astrazione che permette allo spettatore di identificarsi in ciò che vede magari con auto ironia. La città per noi è un'enorme tela, ci muoviamo in totale autonomia, il nostro generatore di corrente a motore euro 4 ultra silenziato è la metafora della nostra libertà di azione, la riflessione sulla autonomia energetica è fondamentale, per questo insieme a Danilo Traverso, un artista che lavora da anni in questa direzione, stiamo progettando un sistema di trasporto e alimentazione per le nostre tecnologie a emissione 0.
Chi siete?
Direi di fatto una ronda, come le migliori ronde andiamo in giro intorno alla mezzanotte. Abbiamo dai 17 ai 42 anni. Una formazione spontanea di individualità modeste e geniali fuori dai criteri mafiosetti di spartizione e gestione degli spazi e delle occasioni. Siano spazi pubblici e/o autogestiti.
Chi sei tu Hansy Lumen?
Johann Lumen detto Hansy un artista viennese omosessuale, comunista, di padre ebreo e di madre Rom, nell'Austria nazista avevo modificato un diaproiettore militare e proiettava messaggi di opposizione alla dittatura sulle facciate delle sedi militari, la mia avventura è durata qualche mese prima che venissi preso e giustiziato da un plotone di SS. La mia storia eroica è pressochè sconosciuta, anche se si vocifera che l'unità di misurazione dell'intensità della luce dei video proiettori ANSI LUMEN sia un tributo al mio coraggio, ad ogni modo sono un'icona che ritorna!!!
Perchè odiate tanto il sindaco di Bologna?
Non lo odiamo pensiamo solo che non abbia la minima idea di cosa stia facendo alla città, gli concediamo anche la buona fede perchè prima non c'era quindi non può sapere che cosa sta uccidendo. Pensiamo che sia l'icona di una deriva pericolosa, l'ammissione che è lecito per la sinistra, che non ha risposte, utilizzare prassi e metodi di destra, questo spaventa. Penso che una grossa responsabilità nella degenerazione della xenofobia a cui assistiamo venga soprattutto dai sindaci sceriffi progressisti di cui Cofferati è la prima generazione, la matrice.
Ultimo non ultimo, come dei pirla, molti di noi l'hanno votato; se compro uno spazzolino in farmacia e tornando a casa mi accorgo che mi è stata venduta una macchina per l'estrazione di denti torno in farmacia, se il farmacista non mi restituisce i soldi mi incazzo. Rivogliamo indietro il nostro voto. Esercitiamo il nostro potere di consumatore elettore attraverso una protesta silenziosa e luminosa.
Prospettive future?
Alla fine della fase 1.0 passeremo alla fase 2.0 questo modello ci permetterà di evolvere la nostra struttura molecolare per essere quanto più veloci e inafferrabili, imparando dagli errori e trovando sempre nuove soluzioni. Come l'eterna lotta del topo e il gatto solo suddivisa per fasi logiche.
E' un progetto di intervento architettonico temporaneo e non invasivo sulla città. Attraverso le proiezioni diamo visibilità a immagini, le nostre animazioni vengono concepite come un tutt'uno con la superficie di proiezione, ne sono parte integrante. E' il nostro modo per far scoprire a concittadini e passanti una città bella. Lo facciamo da soli perchè il comune è troppo impegnato a distribuire soldi ad amici di amici capaci di fare cose mediocri e tristissime, tipo la mitica nevicata di capodanno in piazza, con la metà dei soldi avremmo illuminato di proiezioni tutta la piazza... altrochè nevicata.
Avete mai avuto rapporti/fatto proposte al comune?
L'idea di superfici nasce nel 2002, allora le tecnologie erano molto più costose e un progetto del genere implicava necessariamente un soggetto istituzionale. Non ci piace il sistema dei favori, crediamo in un modello meritocratico di sviluppo per cui abbiamo sempre fatto le cose da cittadini spedendo via posta almeno 6 volte il progetto all'assessorato alla cultura e chiedendo via telefono incontri. Mai ricevuto risposte. Perchè l'unico modo per fare iniziative pubbliche in città è avere rapporti privati con gli amministratori, questo è il requisito principale richiesto per fare cultura.
Dove l'amicizia non è mai garanzia di qualità, anzi. Per cui abbiamo sviluppato un'attitudine alla testimoni di Geova rifiutiamo trasfusioni di soldi pubblici.
Quindi il progetto come ha fatto a progredire?
Attraverso imprenditori privati della città visionari e coraggiosi come Omnidrive il manager del marchio Sugar Babe o Marco Orea Malia' uno dei pochi che non ha mai confuso il successo con la fine della ricerca!!! E poi Comunicazionivisive.net uno studio associato di creatività multimediale che opera nel mercato e investe in ricerca e sperimentazione ogni cent del suo utile. Ma anche molti altri privati o società che credono nella realizzazione delle buone idee senza guardare da dove o chi vengono. Che il futuro della cultura sia in mano ai privati, in certi casi, può anche essere un bene quando i soldi pubblici vengono utilizzati sulla base di interessi sempre più sfacciatamente privati.
Finchè esistono imprenditori e managers sensibili una possibilità ancora ci sarà.
C'è una forte dimensione politica quindi?
Il principio di delega è l'oppio dei popoli, il nostro obiettivo metaforico e reale è fare alzare la testa alla gente, tracciamo una linea sulla frattura tra chi amministra la città e chi la vive. Percorriamo questo solco dove le chiacchiere stanno a zero. Sappiamo che non possiamo contare sull'aiuto delle istituzioni, ma che anzi ci possiamo aspettare forme di boicottaggio e repressione. Anche questa è una vecchia storia ma stavolta abbiamo già salvato, così è restata in memoria.
Fatico a capire la vostra precisa collocazione politica?
Destra o sinistra è un vecchio gioco in scatola tipo “Corteo” una volta andava forte ma poi è andato fuori produzione. Il problema è che ci costringono a giocare ancora solo a quello.
Per noi non esiste destra o sinistra, ma unico fronte trasversale il cui obiettivo è la difesa del vecchio, uno schieramento che attraversa la sinistra antagonista passando dal centro e raggiungendo la destra più estrema. Non ci interessa collocarci quanto ribadire semplicemente la nostra opposizione al gioco. Non giochiamo a Corteo perchè abbiamo computers di ultima generazione e consolle da gioco che sono meglio. Giochiamo la nostra partita contro i passatisti. Se vuoi la collocazione precisa ti posso rispondere “di sopra”.
Avete promosso varie iniziative contro l'identificazione e l'acquisizione di dati sensibili perchè?
Riteniamo che l'identificazione sia la forma più sottile di repressione e controllo,
per ogni azione e pensiero che si compie viene chiesto come corrispettivo l'identificazione o un documento di riconoscimento, è una forma di controllo atta
a dare la sensazione che in qualsiasi momento siamo rintracciabili, ricattabili, perseguibili. Sfuggire ed identificare la maglie di questo sistema diventa vitale
per creare aree agibili.
Veniamo ai contenuti cosa rappresentate?
Rappresentiamo soprattutto ombre, sono l' icona dell'omologazione e dell'appiattimento che stiamo vivendo. Le silhouette ci consentono quel livello di astrazione che permette allo spettatore di identificarsi in ciò che vede magari con auto ironia. La città per noi è un'enorme tela, ci muoviamo in totale autonomia, il nostro generatore di corrente a motore euro 4 ultra silenziato è la metafora della nostra libertà di azione, la riflessione sulla autonomia energetica è fondamentale, per questo insieme a Danilo Traverso, un artista che lavora da anni in questa direzione, stiamo progettando un sistema di trasporto e alimentazione per le nostre tecnologie a emissione 0.
Chi siete?
Direi di fatto una ronda, come le migliori ronde andiamo in giro intorno alla mezzanotte. Abbiamo dai 17 ai 42 anni. Una formazione spontanea di individualità modeste e geniali fuori dai criteri mafiosetti di spartizione e gestione degli spazi e delle occasioni. Siano spazi pubblici e/o autogestiti.
Chi sei tu Hansy Lumen?
Johann Lumen detto Hansy un artista viennese omosessuale, comunista, di padre ebreo e di madre Rom, nell'Austria nazista avevo modificato un diaproiettore militare e proiettava messaggi di opposizione alla dittatura sulle facciate delle sedi militari, la mia avventura è durata qualche mese prima che venissi preso e giustiziato da un plotone di SS. La mia storia eroica è pressochè sconosciuta, anche se si vocifera che l'unità di misurazione dell'intensità della luce dei video proiettori ANSI LUMEN sia un tributo al mio coraggio, ad ogni modo sono un'icona che ritorna!!!
Perchè odiate tanto il sindaco di Bologna?
Non lo odiamo pensiamo solo che non abbia la minima idea di cosa stia facendo alla città, gli concediamo anche la buona fede perchè prima non c'era quindi non può sapere che cosa sta uccidendo. Pensiamo che sia l'icona di una deriva pericolosa, l'ammissione che è lecito per la sinistra, che non ha risposte, utilizzare prassi e metodi di destra, questo spaventa. Penso che una grossa responsabilità nella degenerazione della xenofobia a cui assistiamo venga soprattutto dai sindaci sceriffi progressisti di cui Cofferati è la prima generazione, la matrice.
Ultimo non ultimo, come dei pirla, molti di noi l'hanno votato; se compro uno spazzolino in farmacia e tornando a casa mi accorgo che mi è stata venduta una macchina per l'estrazione di denti torno in farmacia, se il farmacista non mi restituisce i soldi mi incazzo. Rivogliamo indietro il nostro voto. Esercitiamo il nostro potere di consumatore elettore attraverso una protesta silenziosa e luminosa.
Prospettive future?
Alla fine della fase 1.0 passeremo alla fase 2.0 questo modello ci permetterà di evolvere la nostra struttura molecolare per essere quanto più veloci e inafferrabili, imparando dagli errori e trovando sempre nuove soluzioni. Come l'eterna lotta del topo e il gatto solo suddivisa per fasi logiche.
domenica 1 giugno 2008
LA BIOGRAFIA DI HANSY LUMEN
Poeta, scrittore, agitatore culturale, guerrigliero comunicativo Johann Lumen, detto Hansy, nasce in Germania a Kaufbeuren il 21 febbraio del 1920 da una famiglia molto particolare. Il padre, Solomon Lumen, è un ebreo mistico che, sfidando la volontà della famiglia, sposa la giovanissima Senada Dragutin, una ragazza di origine Rom. L’amore che li lega è molto profondo e porta alla nascita di due figli, Johann nel 1920 e la piccola Gertrud nel 1928, ma le difficoltà che i due si trovano ad affrontare non sono poche; prima tra tutte l’opposizione delle rispettive famiglie d’origine, alla quale si aggiungerà una differenza culturale molto profonda e degli eventi storici che porteranno al quasi affossamento di tutto ciò che non rappresentava l’idea del più forte, ossia “Forte con chi è debole, accondiscendente con chi è servo del potere…”
Una sorta di mitologia avvolge i primi anni di vita del piccolo Johann, che, nato con un difetto di ipocromia che gli consente di vedere solo ombre, per alcuni anni è iperprotetto dalla madre che non lo ritiene in grado di svolgere una vita autonoma. La storia racconta che la madre stessa dovette ricredersi quando Johann, a soli nove anni, portò in salvo la sorella più piccola che stava per annegare in un laghetto. La famiglia non naviga in buone acque, il lavoro scarseggia, i Lumen non sono ben visti ed hanno pochi amici, tra questi la maestra del piccolo Hansy, che lo aiuterà a sviluppare la sua già irresistibile attrazione verso le arti figurative e comunicative.
Il legame tra i due fratelli Lumen appare, fin dalla nascita della piccola Gertrud, estremamente forte. Johann vigila sulla piccola facendo sempre attenzione che non le accada nulla.
Un legame di sangue, ma non solo, Gertrud è l’unica a riuscire ad intercettare in anticipo i pensieri del fratello ed è anche la sua memoria. Tutto quello che Johann non riesce a scrivere viene riferito a una Gertrud, ancora bambina, che immagazzinerà ogni dato riportandolo successivamente su alcuni quaderni. Poesie e scritti perduti sono stati recuperati grazie alla mente di Gertrud.
Sono anni bui e il giovane Hansy matura un carattere ribelle e ostile ad ogni forma di potere e assoggettamento. Desideroso di vivere e di agire, nel 1933, entra a far parte di una cellula clandestina del KAPD, dalla quale viene espulso l’anno successivo perché colto in atteggiamenti equivoci con un altro giovane. A soli 13 anni si scopre comunista e gay nello stesso momento, ma deluso per l’accaduto e per l’ipocrisia dimostrata dai compagni, si rifugia nella solitudine, uscendone completamente rinnovato. Sono gli anni in cui inizia a dedicarsi ad azioni di guerriglia comunicativa ai danni degli avamposti nazisti. Nella prima parte della sua carriera l'artista agitatore utilizza impianti di diffusione audio rudimentali per diffondere "La canzone dei Setti Nani" durante le riunioni direttive del Partito Nazional Socialista.
Il 15 febbraio del 1935, ad una mostra d’arte, conosce Helmut Corsini giovane di buona famiglia, di tre anni più grande. Helmut s’innamora perdutamente di Johann, della rapidità con cui fa scorrere i suoi ragionamenti, della sua sensibilità e del suo senso di giustizia. Per Johann, Helmut rappresenta quella parte di sé stesso che non è ancora completamente sbocciata, è colui che lo rende completamente consapevole della sua omosessualità.
Nel marzo dello stesso anno Helmut regala al suo giovane amante un libro di Aleksander Radiščev, “Viaggio da Pietroburgo a Mosca”, dopo questa lettura, l’idea nuova di Hansy prende completamente forma.
È l’inizio di quello che viene definito il “periodo figurativo”: l'evoluzione della sua tecnica di guerriglia lo porta a scoprire il potenziale dei nuovi proiettori militari per piste aeree, che modifica per integrare i negativi di pellicola e proiettare immagini, di fatto il primo "diapo-proiettore" della storia. Non è restato niente dei contenuti perché ogni proiettore era costruito per distuggersi alla fine dell'utilizzo . Questo è il segreto che lo ha mantenuto "invisibile" negli anni che lo separano dalla sua esecuzione. Come amava dire:
Una sorta di mitologia avvolge i primi anni di vita del piccolo Johann, che, nato con un difetto di ipocromia che gli consente di vedere solo ombre, per alcuni anni è iperprotetto dalla madre che non lo ritiene in grado di svolgere una vita autonoma. La storia racconta che la madre stessa dovette ricredersi quando Johann, a soli nove anni, portò in salvo la sorella più piccola che stava per annegare in un laghetto. La famiglia non naviga in buone acque, il lavoro scarseggia, i Lumen non sono ben visti ed hanno pochi amici, tra questi la maestra del piccolo Hansy, che lo aiuterà a sviluppare la sua già irresistibile attrazione verso le arti figurative e comunicative.
Il legame tra i due fratelli Lumen appare, fin dalla nascita della piccola Gertrud, estremamente forte. Johann vigila sulla piccola facendo sempre attenzione che non le accada nulla.
Un legame di sangue, ma non solo, Gertrud è l’unica a riuscire ad intercettare in anticipo i pensieri del fratello ed è anche la sua memoria. Tutto quello che Johann non riesce a scrivere viene riferito a una Gertrud, ancora bambina, che immagazzinerà ogni dato riportandolo successivamente su alcuni quaderni. Poesie e scritti perduti sono stati recuperati grazie alla mente di Gertrud.
Sono anni bui e il giovane Hansy matura un carattere ribelle e ostile ad ogni forma di potere e assoggettamento. Desideroso di vivere e di agire, nel 1933, entra a far parte di una cellula clandestina del KAPD, dalla quale viene espulso l’anno successivo perché colto in atteggiamenti equivoci con un altro giovane. A soli 13 anni si scopre comunista e gay nello stesso momento, ma deluso per l’accaduto e per l’ipocrisia dimostrata dai compagni, si rifugia nella solitudine, uscendone completamente rinnovato. Sono gli anni in cui inizia a dedicarsi ad azioni di guerriglia comunicativa ai danni degli avamposti nazisti. Nella prima parte della sua carriera l'artista agitatore utilizza impianti di diffusione audio rudimentali per diffondere "La canzone dei Setti Nani" durante le riunioni direttive del Partito Nazional Socialista.
Il 15 febbraio del 1935, ad una mostra d’arte, conosce Helmut Corsini giovane di buona famiglia, di tre anni più grande. Helmut s’innamora perdutamente di Johann, della rapidità con cui fa scorrere i suoi ragionamenti, della sua sensibilità e del suo senso di giustizia. Per Johann, Helmut rappresenta quella parte di sé stesso che non è ancora completamente sbocciata, è colui che lo rende completamente consapevole della sua omosessualità.
Nel marzo dello stesso anno Helmut regala al suo giovane amante un libro di Aleksander Radiščev, “Viaggio da Pietroburgo a Mosca”, dopo questa lettura, l’idea nuova di Hansy prende completamente forma.
È l’inizio di quello che viene definito il “periodo figurativo”: l'evoluzione della sua tecnica di guerriglia lo porta a scoprire il potenziale dei nuovi proiettori militari per piste aeree, che modifica per integrare i negativi di pellicola e proiettare immagini, di fatto il primo "diapo-proiettore" della storia. Non è restato niente dei contenuti perché ogni proiettore era costruito per distuggersi alla fine dell'utilizzo . Questo è il segreto che lo ha mantenuto "invisibile" negli anni che lo separano dalla sua esecuzione. Come amava dire:
“Sii veloce, invisibile e non lasciare traccia ma solo ricordi”.
Contrario ad ogni forma di identificazione brucia di continuo le carte d'identità che la polizia lo obbliga a tenere.
Hansy ha una vera e propria ossessione per le biciclette, mezzo silenzioso ed efficiente, l’ultimo progetto a cui stava lavorando era un ciclo sidecar con batteria in grado di trasportare e alimentare l’attrezzatura.
L'opera di mistificazione e rimozione operata dai nazisti e negli anni successivi dai paesi alleati del Patto Atlantico è tutt’oggi tesa a soffocare la dimensione inesplorata che il suo genio apre:
Contrario ad ogni forma di identificazione brucia di continuo le carte d'identità che la polizia lo obbliga a tenere.
Hansy ha una vera e propria ossessione per le biciclette, mezzo silenzioso ed efficiente, l’ultimo progetto a cui stava lavorando era un ciclo sidecar con batteria in grado di trasportare e alimentare l’attrezzatura.
L'opera di mistificazione e rimozione operata dai nazisti e negli anni successivi dai paesi alleati del Patto Atlantico è tutt’oggi tesa a soffocare la dimensione inesplorata che il suo genio apre:
il "qui e ora" di un puro pensiero di ribellione concreta e individuale. Hansy Lumen rappresenta tutti i grandi pensatori e artisti rimasti sconosciuti e soffocati dal potere perché troppo innovativi, troppo scomodi o troppo visionari. Muore nel 1941 fuciliato da un plotone di SS, ma resta un esempio di sconcertante modernità a cui le Ronde Hansy Lumen hanno voluto tributare onore e giustizia ripercorrendo 65 anni dopo le stesse orme dal punto in cui si sono interrotte...
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